La pandemia, tra i tanti danni, ha anche tenuto nascosti molti casi di celiachia se è vero che, come emerge dalla Relazione al Parlamento 2020 appena pubblicata dal ministero della Salute, nel 2020 sono state effettuate 7.729 diagnosi contro le 11 mila dell’anno precedente.

Una gliadina modificata nella sua sequenza aminoacidica. Risultato: glutine “detossificato” adatto ad alimenti per celiaci e intolleranti al glutine, con proprietà nutrizionali e organolettiche superiori a quelle dei prodotti gluten free attualmente sul mercato. Questa la promessa di un team di ricercatori del Laboratorio di biotecnologie dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) che ha brevettato un processo di trasformazione della gliadina frutto dell’integrazione di competenze che vanno dall’immunologia all’ingegneria proteica e dalle biotecnologie alla biochimica.

Ukko, società biotech con la missione di eliminare le allergie e le sensibilità alimentari, ha annunciato nei giorni scorsi 40 milioni di dollari di nuovi finanziamenti. Ukko sfrutta l'intelligenza artificiale e l'ingegneria delle proteine per sviluppare alimenti più sani e terapie per le allergie alimentari. Il nuovo finanziamento consentirà a Ukko di entrare in studi clinici con la sua terapia sperimentale per le allergie alle arachidi.

Un recente numero speciale di Nutrients ha raccolto alcuni rilevanti contributi sulla correlazione tra consumo di cereali e salute. Una serie di ricerche originali e review che offrono una panoramica aggiornata sui rapporti, in particolare, tra assunzione di grano e malattie glutine-correlate. A coordinare lo speciale, Fabiana Zingone, gastroenterologa e ricercatrice dell’Università di Padova, cui abbiamo chiesto di raccontarci gli aspetti più rilevanti emersi dal lavoro.

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