Dr. Lombardo, da quali premesse nasce l’idea del vostro studio?
L'idea è emersa dall'esigenza di approfondire la conoscenza sull'impatto di una dieta mediterranea a basso contenuto calorico sulla composizione corporea. In particolare, ci interessava effettuare un’analisi dell'impatto dei diversi gradi di restrizione calorica con l'obiettivo di ridurre la massa grassa e contemporaneamente preservare la massa muscolare.
Che tipo di analisi avete condotto?
Abbiamo utilizzato un approccio retrospettivo, analizzando dati preesistenti di adulti caucasici in termini di assunzione calorica, attività fisica e composizione corporea. Un aspetto interessante è che i 100 pazienti sono stati monitorati attraverso un ArmBand che ha misurato con precisione il loro dispendio energetico per almeno due giorni. Questo ci ha permesso di avere dati precisi sul loro consumo energetico, sia a riposo che durante l'attività fisica.
Quali evidenze sono emerse?
Il grado di deficit calorico ha avuto un impatto minimo sui cambiamenti della massa magra e della massa muscolare. I soggetti di età superiore ai 30 anni hanno mostrato un aumento della massa muscolare, mentre i soggetti più giovani non hanno mostrato cambiamenti significativi. Inoltre, è stata osservata una correlazione diretta tra una maggiore intensità dell'attività fisica e i miglioramenti della composizione corporea. Tra le donne, l'elevato apporto proteico, anche di tipo vegetale, e la durata dell'attività fisica erano positivamente correlati a un miglioramento della composizione corporea. Alcuni dati sono risultati molto sorprendenti: non ci aspettavamo che una restrizione calorica maggiore non avesse effetti sulla massa grassa. Non serve mangiare troppo poco per dimagrire bene…
Quali i limiti dello studio?
Si tratta di uno studio retrospettivo e non abbiamo usato un gruppo di controllo, quindi bisogna interpretare i dati con cautela. Speriamo di riuscire a progettare uno studio prospettico con un campione più ampio per confermare o smentire i risultati di questo paper.
Quali conclusioni se ne possono trarre?
Abbiamo concluso che una dieta mediterranea, anche non molto restrittiva, è un approccio efficace anche per mantenere la massa muscolare. È importante associare alla dieta l'esercizio fisico che deve essere di tipo aerobico, con sessioni ad alta intensità tipo esercizi a corpo libero o con i pesi.
Quali scenari si aprono su questo fronte e quali i filoni di ricerca più promettenti da indagare?
I futuri studi potrebbero esplorare l'interazione tra dieta e attività fisica in diversi contesti culturali e demografici, oltre a studiare l'impatto a lungo termine di tali diete sulla salute generale e sulle condizioni specifiche legate al peso corporeo.
Nicola Miglino