Prof. Cravotto, qual è stato il razionale dello studio?
Il colesterolo Ldl elevato rappresenta il fattore causale dell’aterosclerosi e, pertanto, andrebbe tenuto basso per evitare tutte le numerose malattie derivanti dall’aterosclerosi. Nonostante questa certezza scientifica, è sempre più frequente nella pratica clinica incontrare pazienti che rifiutano il trattamento con farmaci che abbassano il colesterolo. Questo rifiuto è spesso motivato dai frequenti effetti collaterali sperimentati, soprattutto con i farmaci della categoria delle statine. Con il nostro studio abbiamo cercato di creare un trattamento completamente naturale basato su principi attivi ed eccipienti non dissimili dagli alimenti che abbiano un effetto favorevole sui livelli di colesterolo.
Qual era l’obiettivo e come è stato condotto?
La nostra è stata una osservazione preliminare di un numero limitato di 14 soggetti che rifiutavano il trattamento con i farmaci. Sono stati trattati per 12 settimane con riso rosso fermentato, berberina, fitosteroli diluiti in succo di frutta a base di kiwi, bergamotto, mela annurca e uva. Dopo 4 e 12 settimane sono stati verificati i livelli dei principali lipidi plasmatici.
Prof. Ardissino, che risultati avete potuto osservare?
Con l’assunzione del succo preparato, dopo appena quattro settimane di trattamento si è osservata una significativa riduzione dei livelli di colesterolo totale e di colesterolo-Ldl. La riduzione a quattro settimane, che nel caso del c-Ldl era del 18%, si è mantenuta significativa anche dopo 12 settimane.
Che conclusioni se ne possono trarre e quali prospettive si disegnano?
Un alimento contenente sostanze completamente naturali e gradite ai pazienti è in grado di ridurre significativamente i livelli plasmatici di colesterolo. L'ottima compliance del paziente al trattamento, ovvero all'adesione alla terapia che consiste in un succo da 100 cc al giorno, permette ottimi risultati sia a breve che a lungo termine.
Nicola Miglino