Nutrirsi con il freddo: consigli di gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri

15 Gennaio 2024

L’ Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri (Aigo) ha nei giorni scorsi diramato una serie di consigli nutrizionali per far fronte alla stagione fredda in corso. A parlarcene, Maria Cappello, dirigente medico gastroenterologo del Policlinico di Palermo e consigliere nazionale Aigo.

"Durante l’inverno per combattere il freddo è importante aumentare il fabbisogno calorico e rafforzare le difese naturali dell’organismo attraverso i cibi più appropriati", dice Cappello. "Una buona alimentazione invernale, oltre a nutrire correttamente, dovrebbe sostenere la produzione di calore corporeo attraverso il metabolismo, senza invece accumulare troppi grassi. È fondamentale come sempre l’utilizzo di alimenti freschi, a km zero evitando i prodotti processati e ultraprocessati che le evidenze scientifiche più recenti hanno riconosciuto come favorenti l’insorgenza o il peggioramento di alcune patologie dell’apparato digerente come le malattie infiammatorie intestinali".

Secondo Aigo, la scelta migliore da portare in tavola durante la stagione fredda ricade su alcuni alimenti essenziali:

- i piatti caldi, come zuppe, minestroni e stufati sono i cibi protagonisti dell’inverno perché sono nutrienti, facili da preparare e contrastano il freddo. Cereali e legumi (lenticchie, fagioli, ceci e piselli) caldi sono inoltre alimenti sani, ricchi di proteine e antiossidanti;

- i vegetali di stagione, come broccoli, spinaci, verza zucca, radicchio, carote (queste ultime ricche di vitamina A), patate dolci sono poi la fonte privilegiata di vitamine e sali minerali, che sostengono le difese immunitarie; la frutta di stagione, e in particolare kiwi e agrumi per la vitamina C;

- la frutta secca, come mandorle, noci e nocciole sono ricche di zinco e vitamina E, è anch’essa utile per rafforzare le difese immunitarie e proteggere la pelle provata dal freddo per l’elevato apporto di grassi polinsaturi e proteine vegetali;

- infusi caldi e tisane sono un toccasana in vari momenti della giornata per garantire una buona idratazione all'organismo e anche alla pelle.

Altri alimenti alleati del nostro organismo per combattere il freddo, in soggetti sani e a dieta libera, sono:

- carne, pesce, uova, alimenti proteici capaci di attivare la termogenesi, ossia la produzione di calore. Da privilegiare le carni bianche e il pesce azzurro poiché meno ricchi di grassi;

- parmigiano, latticini e yogurt: hanno la capacità di rinforzare il sistema immunitario;

- miele: alimento benefico dalle proprietà antibiotiche e balsamiche;

- spezie e condimenti: cannella, curcuma, zenzero e peperoncino aiutano ad aumentare la temperatura corporea, stimolando il metabolismo;

- cioccolato fondente: l’apporto di magnesio lo rende un alimento privilegiato nell’alimentazione invernale. Inoltre, combatte la stanchezza, stimolando il sistema nervoso, e aumenta il calore corporeo.

Nel caso di patologie acute e croniche, naturalmente, tutti questi alimenti andranno considerati singolarmente confrontandosi con il gastroenterologo e il nutrizionista poiché, spesso, possono essere controindicati.

Cosa invece è sempre bene evitare? "Ci sono altre, diffuse abitudini da evitare o ridurre al minimo nei mesi freddi”, continua Cappello. “La prima è il consumo di alcolici e superalcolici. Sembra infatti che scaldino, che apportino una sensazione di tepore immediato provocato dalla vasodilatazione. Al contrario, agevola una vasocostrizione che induce il raffreddamento del corpo. Il secondo consiglio è di evitare di seguire diete dimagranti molto rigide, con pochi grassi e poche calorie, perché proprio nei mesi freddi riducono la capacità di regolare la temperatura corporea e contribuiscono a indebolire le difese immunitarie. Infine, moderazione con i dolci: non riscaldano il corpo ma lo appesantiscono".

In caso di attività sportiva e giornate sulla neve? "Bisognerebbe consumare una colazione abbondante e completa con latte o yogurt, una porzione di cereali, tè o caffè, un frutto o una spremuta”, prosegue l'esperta. “Gli spuntini sono fondamentali per fare un pieno di energia. Utile uno snack energetico e facile da trasportare, da consumare a metà mattina o a metà pomeriggio, come una barretta ai cereali, una tavoletta di cioccolato, o una piccola confezione di crackers, grissini o biscotti secchi. Da non dimenticare l’importanza dell’idratazione: se bere acqua fredda può risultare sgradito, si consiglia di portare con sé un piccolo thermos con tè, caffè d’orzo o una tisana a piacere. Per il resto della giornata i pasti dovranno essere completi ma leggeri, limitando i cibi ipercalorici che spesso vengono proposti nei rifugi di montagna specie se, dopo pranzo, si vuole riprendere l’attività fisica”.

Nicola Miglino

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…