Disturbi alimentari, ginnasti e Auxologico insieme per ricerca e prevenzione

18 Gennaio 2023

La Federazione Ginnastica d’Italia (Fgi) e Fondazione Auxologico Irccs danno vita al progetto “I disturbi alimentari e della nutrizione (Dan) nello sport” con lo scopo di studiare i fattori che possono causare lo sviluppo di queste patologie negli atleti. Diversi gli obiettivi sono molteplici: oltre a ridurre il rischio della loro insorgenza nelle ginnaste e nei ginnasti, la partnership intende approfondire i motivi che portano alcuni sportivi sottoposti a un’intensa attività fisica e a regole alimentari rigide, a soffrire di Dan.

Le attività di prevenzione, che saranno svolte in coordinamento con gli allenatori e i medici della Federazione, contribuiranno a individuare i fattori di rischio riducendoli al minimo grazie a interventi puntuali e mirati.

“Il progetto doterà sia la Federazione che l’Auxologico di un serie di informazioni che potranno essere utili per affrontare in modo più efficace il grande fenomeno dei Dan e dell’attività motoria, che è per noi uno dei temi più importanti dal punto di vista scientifico”, dichiara Leonardo Mendolicchio (Foto, insieme allo staff), responsabile Uoc riabilitazione Dan di Auxologico.

“Un’istituzione come la Federazione ginnastica d’Italia ha il dovere di affrontare le sfide che le si pongono davanti con professionalità, cercando la collaborazione di esperti che sanno trattare materie così delicate, e lo ha fatto con prontezza, senza mai minimizzare, al contrario impiegando tutte le proprie risorse per debellare un problema che affonda le sue radici in un diffuso malessere sociale”, ha aggiunto il presidente Fgi, Gherardo Tecchi.

L’iniziativa ha l’ambizione di andare oltre i confini dello sport. I dati che emergeranno potranno infatti essere utilizzati per aiutare i più giovani a uscire dal tunnel dei disturbi alimentari: “Saremo in grado di assistere meglio la fascia degli adolescenti fragili che in certi contesti possono arrivare a esprimere il loro disagio e le loro sofferenze attraverso i Dan”, conclude Mendolicchio.

Sono proprio gli adolescenti, in modo particolare le ragazze, a soffrire maggiormente di disturbi alimentari: l’incidenza di anoressia e bulimia è aumentata del 45% per effetto della pandemia, con un picco soprattutto tra i giovanissimi tra i 12 e i 17 anni di età, colpiti fino a quattro volte di più rispetto al periodo pre-Covid a causa dell’isolamento sociale. Al contempo, è diminuita del 22% l’offerta di assistenza. Prima del Covid, infine, i morti annui in Italia per disturbi alimentari si aggiravano intorno ai 3 mila l’anno, un numero già elevatissimo, mentre nel 2020 sono stati ben 5 mila. (n.m.)

 

 

 

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…