I ricercatori finlandesi hanno voluto indagare la correlazione, in questa particolare fascia di neonati, tra assunzione di carnitina, livelli sierici e crescita generale nonché dimensioni del cervello al raggiungimento della 37.ma settimana, considerato come riferimento per una gravidanza a termine (Term equivalent age o Tea). Con rilevazioni periodiche dal momento della nascita al Tea, sono stati misurati l’assunzione di carnitina, i suoi livelli ematici, parametri antropometrici quali altezza, peso, circonferenza cranica e, attraverso risonanza, il diametro del cervello. I risultati finali indicano una correlazione positiva tra assunzione di carnitina, livelli sierici dei metaboliti e tutti i parametri studiati.
“I nostri dati confermano innanzitutto la necessità di un sufficiente apporto di carnitina durante il ricovero in ospedale nei neonati pretermine in quanto favorisce la crescita, anche a livello cerebrale”, sottolineano gli Autori. “Se non vi è consenso sull'integrazione parenterale, i risultati supportano fortemente l'importanza dell'alimentazione enterale precoce, preferibilmente con latte materno fresco, il prima possibile dopo la nascita. Sono necessari ulteriori studi per chiarire, da una parte, il ruolo dell'assunzione di carnitina nella crescita del cervello e nello sviluppo generale e, dall’altra, quale sia la modalità migliore di somministrazione, se per enterale o parenterale”. (n.m.)