Scuola, sciopero per dieta del gruppo sanguigno. Nutrizionisti indignati

17 Novembre 2021

Sciopero per la mancata promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. A promuoverlo, lo scorso 12 novembre, il Saese (Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia), suscitando indignazione e polemiche nella comunità dei nutrizionisti italiani.

Così si legge nella notifica inviata, tra gli altri, al ministero dell’Istruzione:

Il Saese chiede disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. L’importanza e il significato dell’istituzione dell’educazione alimentare nella scuola è facilmente intuibile: garantire un corretto approccio formativo alimentare, anche attraverso una figura esperta di nutrizione o di scienza dell’alimentazione, capace di guidare gli studenti e dare loro le nozioni principali per avviarli nel percorso di una giusta e corretta igiene ed educazione alimentare, con i conseguenti effetti positivi nelle età successive. Per tali ragioni, alla luce di una costante azione contraria alla scuola pubblica del Governo e del ministro, il Saese ha deciso di indire lo sciopero della scuola il 12/11/2021”.

Il documento, girato sui social, ha subito destato commenti al vetriolo di alcuni addetti ai lavori: “Prendo atto che un sindacato chiede disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche”, scrive su Facebook Daniele Del Rio, presidente della Scuola di studi superiori in alimenti e nutrizione dell’Università di Parma, dove insegna Nutrizione umana. “Prendo anche atto del fatto che lo sciopero indetto con questa motivazione è stato annunciato da alcuni istituti scolastici della mia città. Ora, ma dico io... di cosa stiamo parlando? Al di là della percentuale di associati del sindacato, al di là del concetto di sciopero storpiato fino all'inverosimile, ma davvero c'è gente che chiede di insegnare nelle scuole la dieta del gruppo sanguigno e per questa mancanza organizza uno sciopero? Vi prego, genitori di bambini di tutta Italia, rispondete con una risata fragorosa! E voi, genitori fortunati del Comune di Parma, rispondete che l'educazione alimentare, grazie a un'alleanza educativa senza precedenti, i vostri figli la ricevono già, da parte di professionisti e ricercatori dell'Università di Parma e nel contesto del Progetto Giocampus!”.

Un post così commentato da Alessandra Bosetti, dietista clinica presso l'Ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano. “È follia pura, senza fondamento scientifico, un insulto alla scienza della nutrizione per la quale tutti noi lavoriamo in modo serio ed etico”.

Per la cronaca, dai giornali si apprende il caso della scuola primaria “Grazia Deledda” di Gaggio in Piano, frazione di Castelfranco Emilia, tra Modena e Bologna, nella quale quattro bidelli hanno incrociato le braccia, costringendo la preside, non in grado di garantire un regolare servizio, a chiudere il presidio scolastico per un giorno, lasciando a casa 160 studenti.

Così il sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano: “Qui non è in discussione il sacrosanto diritto allo sciopero dei lavoratori. Se, però, il presupposto è una dieta che non ha alcuna validazione scientifica, vuole dire che si è perso l’orizzonte delle responsabilità”.

Il sottosegretario all’istruzione, Rossano Sasso, promette che farà luce sulla questione mentre soddisfatti si ritengono i dirigenti del Saese: “In tutta Italia abbiamo avuto 1.101 adesioni”, dichiara il presidente, Francesco Orbitello, al Corriere della Sera. “Per noi la dieta del gruppo sanguigno è uno stile di vita autorizzato, se non dalla comunità scientifica, almeno dal Dr. Pietro Mozzi, che fa parte dell’Ordine dei medici, è abilitato e nessuno, dal Ministero, l’ha mai fermato.”

Intanto, sul proprio sito, il sindacato promuove, solo per gli iscritti e al costo di 20 euro “diete online personalizzate, redatte attraverso un algoritmo studiato per risolvere i problemi di peso e per ottenere i benefici per la salute e nutrimento”.

Nicola Miglino

 

 

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