Supplementazione aminoacidica in caso di sarcopenia

10 Novembre 2021

Da circa dieci anni la supplementazione con specifiche miscele di aminoacidi essenziali (Aae) è entrata a far parte della pratica clinica per contrastare la sarcopenia nella popolazione anziana. Tale prassi è sostenuta da una corposa ricerca sviluppata sia da centri di ricerca italiani che americani negli ultimi vent’anni.

Gli studi condotti negli Usa hanno dimostrato come sia sufficiente indurre un picco ematico di Aae, dopo somministrazione orale, per stimolare in modo massimale le sintesi proteiche e che gli Aae in forma libera sono più efficaci di qualsiasi proteina anche di elevato valore biologico come, per esempio, le proteine del siero del latte.

Gli studi condotti in Italia hanno, invece, dimostrato che la somministrazione di Aae è in grado di stimolare la biogenesi mitocondriale con la conseguente maggior produzione di energia e che, nell’animale, consente di prolungare la sopravvivenza.

Una nuova miscela di Aae, arricchita con precursori del circolo di Krebs, si è dimostrata più efficace delle precedenti formulazioni nello stimolare la mitocondriogenesi. A tutt’oggi, sono stati condotti studi sull’uomo sia con miscele “italiane” che “americane” in modo indipendente e i risultati sono sempre stati riproducibili.

In particolare, i risultati più significativi nell’uomo sono stati ottenuti in pazienti con patologie croniche associate a sarcopenia come scompenso cardiaco (Italia e Usa), epatopatia alcoolica (Usa), diabete di tipo 2 (Italia), Bpco (Italia) o acute come ictus (Italia). Le stesse miscele possono essere utilizzate anche in ambito sportivo per migliorare la performance fisica (Usa e Italia).

La supplementazione con Aae trova dunque la sua principale sfera di utilizzo nella preservazione del muscolo in soggetti sarcopenici indipendentemente dall’esercizio fisico e nell’accrescimento muscolare quando viene abbinata a esercizio fisico, sia nell’adulto sano che nel soggetto sarcopenico.

Negli ultimi anni è emersa sempre più evidente l’esistenza di sarcopenia associata a obesità, la cui prevalenza si stima essere fra il 2 ed il 20% dei soggetti obesi. In questi pazienti, nei quali innanzitutto, deve essere fatta diagnosi, è necessario preservare massa e funzione muscolare soprattutto qualora fosse necessario un calo ponderale. In questo contesto, la supplementazione con aminoacidi essenziali ha già dato prova di poter svolgere un’azione protettiva sul muscolo.

Congresso Sinut 2021, dalla relazione di Federico Vignati, Uoc di Malattie endocrine e diabetologia, Uosvd di Nutrizione clinica e obesità, Ospedale Sant’Anna, Como

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