Metalli pesanti, l’insidia per la salute nascosta in ciò che mangiamo

26 Febbraio 2024

Due studi aprono nuove luci sulla correlazione tra l'esposizione ai metalli pesanti negli alimenti e gravi rischi per la salute. I risultati sono stati presentati al recente meeting annuale della Society for risk analysis, a Washington.

Le colture alimentari possono assorbire metalli pesanti dal suolo, dall’aria e dall’acqua contaminati. Di conseguenza, tracce di piombo, arsenico e cadmio possono ritrovarsi negli alimenti comuni, dal riso ai cereali, dalle noci agli spinaci.

Felicia Wu, ricercatrice della Michigan State University e presidente della Sra, ha presentato i dati sui rischi per la salute associati all’esposizione alimentare a piombo, arsenico e cadmio e, come secondo studio, sul rischio cancro derivante dall’esposizione all’arsenico inorganico.

Nella prima analisi, Wu, ha raccolto dati sull'assunzione alimentare di ciascun metallo da varie fonti, sia campioni di cibo e acqua che studi e studi e rapporti esistenti. I ricercatori hanno analizzato i dati per determinare la correlazione tra esposizione alimentare ed effetti avversi sulla salute, di tipo oncologico e non.

Il piombo è un metallo tossico comunemente presente nelle vecchie vernici, nelle tubature dell'acqua e nel terreno contaminato. Le fonti alimentari di piombo includono ortaggi a radice come le barbabietole. Nello studio, il piombo ha mostrato punteggi di rischio da moderato ad alto per tumori di polmoni, reni, vescica, stomaco e cervello. Rischio da moderato ad alto anche per patologie non tumorali di carattere ematopoietico, neurologico, renale, respiratorio e riproduttivo.

L’arsenico, dal canto suo, può contaminare l’acqua potabile e il cibo, soprattutto nelle aree con alti livelli di nel suolo. Si può trovare, tra gli altri, nel riso, nel grano e nelle verdure a foglia verde. L’arsenico ha dimostrato un rischio da moderato ad alto per i tumori di pelle, vescica, polmoni, reni e fegato. Sul fronte no tumorale, pericoli per pelle, cuore, sistema immunitario, nervoso, salute riproduttiva e rene.

Il cadmio è un metallo tossico presente nelle noci, nelle patate, nei semi, nei cereali, nelle verdure a foglia verde e nel fumo di tabacco. Tra le sue fonti nell’ambiente ci sono i fertilizzanti e le emissioni industriali. Nello studio, il cadmio ha rivelato punteggi di rischio da moderati ad alti per il cancro alla prostata, ai reni, alla vescica, al seno, al pancreas e all’endometrio. Punteggi da moderati ad alti anche per rischi non tumorali (renali, riproduttivi, immunologici e neurologici). All'inizio dello scorso anno, Wu è stata coautrice di uno studio sul cadmio negli alimenti per l'infanzia, scoprendo che i neonati e i bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni sono i più esposti al cadmio presente nei comuni prodotti alimentari. I neonati e i bambini americani di queste fasce d’età che consumavano regolarmente riso, spinaci, avena, orzo, patate e grano avevano un’esposizione media al cadmio superiore al livello massimo di assunzione tollerabile stabilito dalle autorità preposte.

Arsenico e rischio cancro

Nel secondo studio è stata effettuata una valutazione quantitativa del rischio di cancro per diversi prodotti alimentari negli Stati Uniti contenenti arsenico inorganico, attraverso una revisione della letteratura scientifica disponibile.   Secondo le stime proiettate, ogni anno più di 6 mila casi di cancro alla vescica e ai polmoni e oltre 7 mila di cancro alla pelle possono essere attribuiti al consumo di arsenico inorganico negli Stati Uniti. I cibi più a rischio di contaminazione: riso, grano e verdure a foglia verde. 

Nicola Miglino

 

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