Glicemia e insulinemia post-prandiali: azione di controllo con derivato dell’orzo

09 Novembre 2022

Un integratore alimentare a base di fibre solubili estratte dai sottoprodotti dell’orzo per migliorare la risposta glicemica e insulinemica post-prandiale. A testarlo, con i risultati pubblicati di recente su Nutrients, un gruppo di ricercatori guidati da Maria Daglia, docente di Chimica degli Alimenti presso il dipartimento di Farmacia della Università di Napoli Federico II, alla quale abbiamo rivolte alcune domande per chiarirci meglio finalità e risultati della ricerca.

P.ssa Daglia, qual era, innanzitutto, l’obiettivo del vostro studio?

Lo scopo è stato quello di dimostrare la proprietà di ridurre l’aumento della glicemia post-prandiale e la risposta insulinemica in soggetti normoglicemici, ma caratterizzati da una lieve insulino-resistenza, dimostrata da valori degli indici Homa e di trigliceridi-glucosio leggermente superiori ai valori soglia, a seguito dell’assunzione di un integratore alimentare a base di arabinoxilani e altre fibre solubili, ottenuti da sottoprodotti dell’orzo mediante una nuova tecnologia estrattiva enzimatica brevettata, chiamata JAXplus.

Come si è articolata la ricerca?

È stato realizzato uno studio clinico randomizzato, cross-over, in doppio cieco, controllato con placebo, approvato dal comitato etico dell’Asl Napoli 1 Centro e registrato nel database ISRCTN. In particolare, sono stati reclutati 40 soggetti sani, 25 donne e 15 uomini, randomizzati in due gruppi da venti soggetti ognuno. I soggetti avevano caratteristiche sociodemografiche simili, con differenze non significative a t0 relativamente al profilo lipidico e glucidico e all’indice di massa corporea. L'integratore alimentare oggetto di questo studio e il placebo, entrambi in forma di granulato, sono stati sciolti in 500 ml di acqua e la soluzione è stata assunta contemporaneamente a grissini caratterizzati da contenuto di carboidrati disponibili pari a 50 g. L'obiettivo primario è stato quello di valutare la riduzione dell’aumento del glucosio ematico post-prandiale, mentre l'obiettivo secondario è stato quello di valutare la risposta insulinemica.

Che risultati avete potuto osservare?

I risultati hanno indicato che esiste una differenza nella curva glicemica post-prandiale nei soggetti che hanno assunto l’integratore alimentare, rispetto a quella di chi ha assunto il placebo. In particolare, la glicemia non differiva tra gruppo trattato e gruppo placebo in corrispondenza delle misurazioni inziali del glucosio ematico, fino al picco a 60 minuti, mentre è risultata significativamente inferiore nel gruppo trattato rispetto al corrispondente valore del gruppo placebo nella successiva fase di discesa dal picco, rispettivamente dopo 90 e 120 minuti. Un andamento simile è stato riscontrato per la curva insulinemica che, nel gruppo trattato con l’integratore alimentare, a 120 min presentava valori normali, a differenza dei valori determinati nel gruppo placebo, suggerendo che l’integratore alimentare favoriva una migliore risposta insulinemica. Come previsto, nessuno dei soggetti ha segnalato eventi avversi a seguito dell’assunzione dell'integratore alimentare, che pertanto si è rivelato sicuro e ben tollerato.

Quali, a suo giudizio, le caratteristiche di Bsg che possono spiegare questi effetti?

Anche se occorrerebbero altri studi a dimostrazione di quali siano i singoli componenti attivi, le attività riscontrate in questo studio possono essere ascritte al contenuto di fibra solubile e di polifenoli bioaccessibili presenti nell’estratto ottenuto dai sottoprodotti dell’orzo, principale ingrediente dell’integratore alimentare.  

Che conclusioni possiamo trarre da questa ricerca?

In considerazione del fatto che alti livelli di glucosio postprandiale sono stati implicati nello sviluppo di malattie metaboliche croniche, quali diabete mellito di tipo 2 e malattie cardiovascolari, questo studio clinico ha dimostrato che l'integratore alimentare, a base di fibre solubili estratte dai sottoprodotti dell’orzo, riduce l’aumento dei livelli ematici di glucosio post-prandiale in modo statisticamente significativo rispetto al placebo, inducendo contemporaneamente una risposta insulinemica più contenuta e riportando l’insulinemia a valori normali in tempi più rapidi rispetto al placebo. Ulteriori studi saranno condotti per valutare se il consumo continuato nel tempo di questo integratore alimentare che, in acuto induce una migliore risposta insulinemica, riduce l’insulino-resistenza, ripristinando la normale sensibilità all’insulina.

Nicola Miglino

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