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Istidina, dosaggi e benefici sulla salute

12 Febbraio 2024

L'istidina è classificata come un aminoacido essenziale, ovvero che non viene sintetizzato a livello endogeno in concentrazioni sufficienti per soddisfare le esigenze fisiologiche e, pertanto, deve essere ottenuto dalla dieta.

L'attuale fabbisogno stimato per gli adulti sani, stabilito dall'Oms, è di 8-12 mg/kg di peso corporeo, ma le concentrazioni di istidina nel siero e nel plasma diminuiscono con l'aumento del Bmi e di altre condizioni patologiche, quali, per esempio, la broncopneumopatia cronica ostruttiva o la malattia renale.

Il legame tra ridotte concentrazioni di istidina circolante e condizioni patologiche può essere la presenza di un maggiore stato infiammatorio.

In uno studio in cieco sull'integrazione di istidina (4 g/die per 12 settimane) in donne in sovrappeso e obese, gli autori hanno riportato una riduzione di acidi grassi sierici non esterificati, Tnf-α e Il-6 e un aumento dei marcatori antiossidanti, superossido dismutasi e glutatione perossidasi. Analogamente ai miglioramenti della glucoregolazione, non è chiaro da questo studio se il miglioramento dell’infiammazione e dello stress ossidativo fossero secondari ai miglioramenti del Bmi e della massa grassa.

Negli studi sull'uomo, è stata osservata una relazione tra assunzione di istidina e pressione sanguigna, ma il legame può essere popolazione-specifico o riflettere la forma dell'istidina, ovvero se assunta con cibo rispetto all'integratore. I risultati degli studi a oggi disponibili, sono però contrastanti e non consentono conclusioni definitive.

A basse dosi, l’istidina può avere effetti benefici sulla funzione cognitiva e influenzare il comportamento alimentare. In un recente studio clinico, adulti giapponesi sani hanno ricevuto istidina alla dose di 1,5 g/die o un placebo per verificare l’effetto sulle prestazioni mentali. Chi ha assunto l'integratore. ha mostrato tempi di reazione ridotti nei test di prestazione cognitiva, riduzione dell'affaticamento e punteggi migliorati per la lucidità di pensiero e l'attenzione.

A basse dosi (inferiori a 4,5 g/die), l'integrazione di istidina sembra essere ben tollerata, tra le popolazioni sane e cliniche. Non sono stati osservati, infatti, effetti avversi nei pazienti con artrite reumatoide trattati con un singolo bolo di istidina a 3,7 g e monitorati per 4 ore, piuttosto che trattati quotidianamente con 4,5 g/die per 30 settimane.

Sono disponibili informazioni molto limitate per dosi comprese tra 4,5 e 24,0 g/die somministrate fino o oltre un mese. Alla dose di 16 g/die per 4 settimane, i ricercatori hanno osservato un aumento dell'enzima epatico aspartato aminotransferasi, tornato ai valori basali dopo la sospensione dell'integratore.

Considerato un recente studio clinico sugli esseri umani, un Noael (nessun livello di effetti avversi osservato) pari a 8 g/giorno può essere appropriato per gli adulti sani se somministrato fino a 4 settimane.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Histidine in health and disease: metabolism, physiological importance, and use as a supplement. Nutrients. 2020 Mar 22;12(3):848.
  • Benefits and adverse effects of histidine supplementation. J Nutr. 2020 Oct 1;150(Suppl 1):2588S-2592S.
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