Asma, Vitamina D: review Cochrane rivede effetto protettivo sugli attacchi

08 Febbraio 2023

L'assunzione di vitamina D non sembra garantire una riduzione di attacchi di asma nei bambini o negli adulti. Questa la conclusione di una review Cochrane aggiornata, che ha sostanzialmente ribaltato, alla luce di nuovi dati, le conclusioni della versione precedente.

L’analisi è stata effettuata da ricercatori della Queen Mary University di Londra e dell'Università di Edimburgo. Così Adrian Martineau, docente di Infezioni respiratorie e immunità presso la Queen Mary University: "La carenza di vitamina D è stata collegata a un aumento del rischio di gravi attacchi di asma e la nostra precedente revisione Cochrane, pubblicata nel 2016, aveva rilevato come una supplementazione fosse in grado di ridurre il rischio di attacchi. Tuttavia, da allora sono stati pubblicati altri studi che hanno portato a conclusioni opposte: sulla base dei nuovi dati, gli integratori di vitamina D non sembrano garantire alcun effetto sul rischio di attacchi di asma o sul controllo dei sintomi rispetto a un placebo".

I ricercatori hanno analizzato i risultati di ulteriori 20 studi controllati e randomizzati, per un totale di 1.155 bambini e 1.070 adulti coinvolti, rispetto ai nove precedenti, che avevano compreso un totale di 1.093 partecipanti.  Nella maggior parte dei casi, si è trattato di soggetti con asma da lieve a moderato.

Il confronto tra chi era stato assegnato a un integratore di vitamina D e chi a un placebo, non ha evidenziato differenze statisticamente significative nel numero di attacchi richiedenti il ricorso a un trattamento con steroidi, anche in caso di ipovitaminosi e indipendentemente da dosaggi utilizzati o dall’età.

Anne Williamson, prima firma dello studio, anch'essa della Queen Mary University di Londra: “Difficile spiegare il motivo di queste divergenze rispetto al lavoro del 2016. Magari oggi i pazienti sono meglio controllati dai trattamenti che ricevono, oppure nei nuovi studi non c’erano gravi casi di asma severa o di grave stato di ipovitaminosi”.

Negli studi presi in esame, la maggior parte dei pazienti assumeva colecalciferolo. Solo in un caso, peraltro con miglioramento del controllo dell'asma, l’integratore era a base di calcidiolo, un risultato, secondo gli Autori, da monitorare con ulteriori ricerche ad hoc.

Nicola Miglino

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