Vi è una stretta correlazione tra livelli di vitamina D nel sangue e gravità del quadro clinico correlato a psoriasi. A segnalarlo, uno studio presentato lo scorso luglio a Nutrition 2023, l’appuntamento annuale promosso a Boston dall’American society of nutrition.
Oggi si guarda con interesse agli effetti di diversi macronutrienti e micronutrienti su insorgenza ed evoluzione dell’artrite reumatoide. L'assunzione eccessiva di zucchero e l’eccesso calorico sono oggi ampiamente accettati come fattori di rischio, mentre esistono controversie sugli effetti di carne rossa, zinco, ferro, N-acetilcisteina (Nac), acidi grassi polinsaturi Omega-3, vitamina D e selenio, così come si continuano a rivalutare gli ingredienti estratti dalle piante per i loro effetti promettenti sulla prevenzione dell'insorgenza e sul miglioramento della gravità della malattia.
Un’assunzione regolare ad alte dosi di vitamina D per cinque anni riduce il rischio di fibrillazione atriale (Fa) negli over 60. Questi i risultati dello studio Find (Finnish vitamin D trial), condotto da ricercatori dell'Università della Finlandia orientale e pubblicato di recente sull’American Heart journal.
L’integrazione di vitamina D aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare negli over 60. A suggerirlo, uno studio randomizzato e in doppio cieco pubblicato di recente sul British medical journal, il più ampio finora condotto nel suo genere.