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Integratori alimentari ad attività ipocolesterolemizzante

30 Gennaio 2024

L’ipercolesterolemia, cioè l’aumento dei livelli ematici di colesterolo totale e della frazione colesterolo Ldl (Low-density lipoprotein; c-Ldl) è una dislipidemia e rappresenta un importante fattore causale di patologie cardiovascolari su base aterotrombotica, come infarto del miocardio e ischemia cerebrale.

L’ipercolesterolemia può avere cause genetiche, oppure associate a stili di vita scorretti, che, quindi, vanno sempre migliorati, in prevenzione cardiovascolare primaria, prima di iniziare trattamenti specifici.

Il profilo lipidico individuale, comprendente colesterolo totale, c-Ldl, c-Hdl e trigliceridemia, deve essere sempre conosciuto e, ove il c-Ldl fosse elevato, deve essere riportato ai livelli di riferimento (c-Ldl < 115 mg/dL nei soggetti a rischio basso), per ridurre il rischio cardiovascolare associato.

Accanto a farmaci, particolarmente utili in presenza di rischio cardiovascolare medio/alto/molto alto, sono disponibili integratori alimentari con attività ipocolesterolemizzante. La loro indicazione è soprattutto nei soggetti a basso rischio cardiovascolare e con livelli di c-Ldl non troppo elevati, in quanto questi integratori riducono c-Ldl del ~ 20-25%.

Tra le sostanze ed estratti vegetali ammessi negli integratori alimentari con la proprietà di contribuire al mantenimento dei livelli normali di colesterolo nel sangue, oppure di ridurre l’ipercolesterolemia, quale fattore di rischio di malattia, vi sono glucomannano, gomma guar, estratto di riso rosso fermentato con Monascus purpureus, pectine, steroli e stanoli vegetali, acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, cellulosa metilica propilica idrossilata, chitosano, beta-glucani di frumento, avena, orzo.

Inoltre, ci sono altri componenti per i quali, a oggi, non sono autorizzati “claim” salutistici inerenti il colesterolo, ma che presentano copiosa letteratura a supporto della loro azione ipocolesterolemizzante quali la berberina e gli estratti di mela annurca e di bergamotto.

Gli integratori ipocolesterolemizzanti sono spesso costituiti dalla combinazione di componenti attivi mediante meccanismi diversi e quindi con effetto additivo o sinergico. Il riso rosso fermentato (il cui principio attivo è la monacolina k, che ha azione analoga alle statine e deve avere una titolazione massima di 2,9 mg/compressa/giorno) è spesso presente in prodotti commerciali associato all’estratto di carciofo, a berberina (con dosaggio massimo di 500 mg/die) o ad altri attivi, quali fitosteroli o probiotici, quali il Bifidobacterium longum BB5536, in grado di interferire con l’assorbimento intestinale di colesterolo.

In generale, questi integratori sono ben tollerati, anche se sono stati osservati casi di mialgie in seguito ad assunzione di estratto di riso rosso fermentato. Infine, poiché la risposta a ogni trattamento è spesso individuale, è importante controllare sempre l’efficacia del trattamento nutraceutico nel singolo soggetto, valutando il profilo lipidico dopo 6-8 settimane di trattamento.

Maria Daglia, Paolo Magni, Silvia Migliaccio

Fondazione italiana per il cuore

Bibliografia

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