Tra le sue complesse funzioni, il magnesio svolge un ruolo determinante nel regolare la tensione neuromuscolare e vascolare, e i suoi livelli sono strettamente correlati alla generazione e alla trasmissione degli impulsi nervosi. Non solo: il magnesio può migliorare la plasticità sinaptica, regolare l'attività neuronale e potenziare le funzioni cognitive e di memoria. Proprio per questi suoi ruoli fisiologici rappresenta una strategia integrativa di grande interesse per supportare la funzione cerebrale ed è coinvolto nella fisiopatologia di alcune malattie neurologiche tra cui emicrania, morbo di Alzheimer e Parkinson e disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Un anno per testare una nuova strada contro le malattie neurodegenerative. L’Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Genzano (Roma) ha avviato, in collaborazione con Igea PharmaNV, uno studio neuropsicologico sull’efficacia di un integratore alimentare a base di oleuropeina e glutatione biodisponibile nel trattamento dei disturbi cognitivi e comportamentali.

Il tè è una delle bevande più consumate al mondo e forse anche quella che è stata e continua a essere sotto la lente di osservazione da parte della comunità scientifica. Il tè verde contiene una serie di composti chimici, tra cui le catechine, la caffeina, la teanina e le teaflavine che possono influire sulla funzione cerebrale e che potrebbero essere utili per il trattamento della degenerazione neuronale in futuro. Facciamo intanto il punto su ciò che è noto oggi.

Pagina 2 di 2
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…