Diverse evidenze sperimentali sembrano indicare un ruolo importante giocato dalla vitamina K nel metabolismo osseo. Un suo deficit, infatti, è stato collegato ad aumentato rischio di fratture in studi osservazionali e trial clinici. Per fare il punto, un gruppo di lavoro guidato da Maria Fusaro, ricercatrice presso il Cnr di Pisa e l’Università di Padova, ha realizzato una review pubblicata su Nutrients dei dati a oggi disponibili, suggerendo la necessità di avviare ulteriori studi con sufficiente potere statistico per fare luce in un ambito clinico sicuramente promettente.