Una dieta sana si rivela una volta di più fattore protettivo, insieme ad attività fisica e intellettuale e la condizione di non fumatore, per lo sviluppo di malattia di Alzheimer. La conferma giunge da uno studio osservazionale, retrospettivo condotto sui dati di circa 3 mila persone, finanziato dal National institute on aging (Nia), parte dei National institutes of health (Nih), e pubblicato su Neurology, la rivista dell'American academy of neurology.

Si conferma il ruolo protettivo per il cuore di una dieta ricca di frutta e verdura. Da poco, infatti, è stato pubblicato sugli Annals of internal medicine uno studio osservazionale, retrospettivo che ha analizzato i dati dello studio Dash condotto in Usa tra il 1994 e il 1996 focalizzandosi sul rapporto tra dieta e alcuni marker biochimici di salute cardiovascolare e infiammazione.

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