Covid-19: in calo consulenze dei nutrizionisti e diete a rischio per i pazienti

19 Maggio 2020

Se nella maggior parte dei casi si è riusciti a portare avanti il lavoro in modalità smart, per un professionista su quattro il lockdown ha significato l’interruzione completa dell’attività. Non solo si è ridotto il numero dei nuovi pazienti, ma nel 75% dei casi sono calate anche le richieste di consulenza da parte di quelli presi già in carico.

Questi alcuni dei principali risultati di due indagini parallele, su un campione di oltre 200 intervistati totali tra professionisti della nutrizione e consumatori condotta da NutriMi.

Curiosamente, l’indagine ha osservato che, mentre tra coloro che non stavano seguendo una dieta specifica la quarantena è stata nella maggior parte dei casi l’occasione per consolidare o addirittura migliorare le abitudini a tavola, per esempio aumentando la varietà della dieta e il consumo di frutta e verdura, due soggetti su tre tra quelli “a dieta” hanno vissuto invece un peggioramento e il 7% ha interrotto il regime alimentare.

Un dato, quest’ultimo, confermato anche dai professionisti interpellati, che hanno osservato un “netto peggioramento delle abitudini alimentari dei pazienti” in ben il 70% dei casi.

Le tentazioni, l’assenza della giusta motivazione e talvolta la difficoltà a reperire gli alimenti necessari hanno giocato un ruolo determinante. Per otto pazienti su dieci la cucina è stata essenzialmente luogo di conforto, complice anche il maggior tempo a disposizione.

I professionisti che hanno mantenuto i contatti con i propri pazienti hanno ricevuto infatti richieste su strategie per non aumentare di peso (80% degli intervistati) e non cedere alle tentazioni (44% degli intervistati). Gettonatissime le domande sul ruolo di nutrienti e alimenti nei confronti del Covid-19, specialmente in merito a vitamina C e integratori. Molto diffusi anche i timori di contrarre il Covid-19 toccando o mangiando cibo “contaminato”, così come la stravagante convinzione che esistano alimenti protettivi quali, per esempio, aglio e cipolla o che sia possibile uccidere il virus bevendo acqua bollente.

Nicola Miglino

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