Ma come è potuto succedere? Sicuramente i social hanno contribuito a creare questa situazione che è diventata una vera e propria emergenza sanitaria parallela: fit-influencer, diete fai-da-te, beveroni dimagranti e app contacalorie hanno veicolato messaggi completamente sbagliati, non soltanto sull'ideale di un corpo perfetto e inarrivabile, ma anche su abitudini alimentari che nulla hanno a che vedere con la scienza.
Il problema prende una piega ancora più netta e profonda quando, come sta accadendo, queste abitudini non rappresentano più solo una criticità sociale e psicologica, ma si riflettono sulla salute fisica. Tra le più frequenti e frustranti conseguenze, dovute a questa lotta con la bilancia, troviamo: la bassa disponibilità energetica, l'interruzione del dimagrimento nonostante l'allenamento e le diete ipocaloriche, adolescenti e post-adolescenti colpite da amenorrea, osteoporosi e disfunzioni tiroidee, e la lista non smette di allungarsi.
Per questo motivo Giulia Biondi, biologa nutrizionista, con Le diete che ti hanno rovinato la vita. Come imparare a mangiare per smettere di soffrire (Sperling & Kupfer; 241 pp.; € 12,90) ha deciso di mettere a disposizione le sue competenze per aiutare tutte le persone che desiderano fare chiarezza, a fronte della disinformazione che circola intorno al cibo, per ripartire, resettarsi e rieducarsi. Con esempi concreti, ricette e idee per colazioni, spuntini e pasti principali, spiegazioni comprensibili e consigli pratici, questo libro è più di un manuale: è una guida.