L’infertilità maschile ha una prevalenza stimata di circa il 7% della popolazione. L’infiammazione cronica, presente in molte patologie metaboliche e/o da esposizione (fumo, alcol), è una condizione che porta a un aumento delle concentrazioni seminali di radicali liberi, che possono danneggiare la membrana spermatica peggiorando la mobilità degli spermatozoi e, pertanto, la qualità del liquido seminale [2].
È, quindi, lecito pensare che gli antiossidanti possano essere utili nel trattamento della infertilità da alterazioni spermatiche. È da segnalare però che l’esame che valuta la frammentazione del Dna spermatico è un test di secondo livello nello screening dell’infertilità e rientra in un iter specialistico. La Siams ha comunque dichiarato che le evidenze a supporto sono di bassa qualità e che l’utilizzo degli antiossidanti può essere considerato solo in caso di infertilità idiopatica, diagnosticata dopo un iter diagnostico comprensivo di parametri seminali anomali e alterata frammentazione del Dna spermatico, dopo aver escluso altre cause o dopo trattamento non efficace con altri farmaci. Peraltro, non sono disponibili studi su specifici antiossidanti o su combinazioni degli stessi che permettano di stabilire regimi terapeutici precisi sia per posologia sia per tempi di trattamento [1].
Nel 2023 è stata pubblicata un’interessante review sui supplementi dietetici nell’infertilità maschile in cui gli autori hanno considerato i prodotti presenti sul mercato italiano e hanno analizzato i singoli componenti, la loro concentrazione e la dose quotidiana raccomandata [3]. Sono stati individuati 21 supplementi di cui la maggior parte aveva un gran numero di ingredienti ma spesso in quantità inferiore alla dose minima giornaliera [3]. Viene quindi enfatizzata la necessità, da parte dei sanitari, di fare attenzione ai prodotti in commercio e alla loro dose effettiva, al fine di utilizzare composti solo scientificamente validi [3].
In merito ai disturbi della sessualità, il più comune motivo di accesso in ambulatorio di andrologia è la disfunzione erettile, ossia l’incapacità di ottenere e/o mantenere una erezione peniena sufficiente per avere un rapporto sessuale [4]. Essa può dipendere da cause organiche e/o psicogene e, quando è di natura organica, la causa è spesso di natura vascolare. Infatti, così come per altri distretti (cuore, vasi cerebrali), anche i vasi penieni possono subire alterazioni ed è ormai noto che un flusso penieno alterato all’ecocolordoppler è un red flag per patologia cardio-vascolare e necessita di ulteriori accertamenti [5]. Frequente causa di disfunzione erettile è anche il calo del testosterone, che spesso si associa a patologie metaboliche [4].
La nutraceutica in questo settore è un argomento molto delicato a causa dell’ampia disponibilità di prodotti (non sempre sicuri) disponibili su piattaforme online e alla portata dell’utenza senza consultazione medica.
In merito alla sessualità maschile, nel Position Statement precedentemente citato, la Siams raccomanda di non usare i nutraceutici per aumentare i livelli di testosterone e nemmeno come prima linea di trattamento per migliorare il desiderio sessuale, la funzione erettile e/o eventuali disturbi eiaculatori [1]. Anche in questo ambito, le evidenze sono molto basse e mancano studi di confronto con farmaci approvati con la specifica indicazione per il disturbo sessuale [1].
Anche per l’uso della nutraceutica nella disfunzione erettile è stata recentemente pubblicata una review sistematica con metanalisi, in cui gli autori hanno valutato i composti disponibili in Italia, il quantitativo dei singoli ingredienti efficaci e la dose minima giornaliera [6]. Anche in questo caso, nonostante vi siano supplementi con alcuni effetti sul miglioramento della sessualità maschile, vi è molta variabilità di dosi e composti, spesso sottodosati e senza chiara evidenza scientifica [6].
Vincenza Di Stasi Md, PhD, Centro di nutrizione per la ricerca e la cura dell’obesità e delle malattie metaboliche, Irccs “Saverio De Bellis” – Castellana Grotte (Ba)
Bibliografia
- Calogero AE, Aversa A, La Vignera S, Corona G, Ferlin A. The use of nutraceuticals in male sexual and reproductive disturbances: position statement from the Italian Society of Andrology and Sexual Medicine (SIAMS). J Endocrinol Invest. 2017 Dec;40(12):1389-1397. doi: 10.1007/s40618-017-0699-6. Epub 2017 Jun 6. PMID: 28589384.
- Leisegang K, Henkel R, Agarwal A. Obesity and metabolic syndrome associated with systemic inflammation and the impact on the male reproductive system. Am J Reprod Immunol. 2019 Nov;82(5): e13178. doi: 10.1111/aji.13178. Epub 2019 Aug 29. PMID: 31373727.
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- Salonia A, Bettocchi C, Boeri L, Capogrosso P, Carvalho J, Cilesiz NC, Cocci A, Corona G, Dimitropoulos K, Gül M, Hatzichristodoulou G, Jones TH, Kadioglu A, Martínez Salamanca JI, Milenkovic U, Modgil V, Russo GI, Serefoglu EC, Tharakan T, Verze P, Minhas S; EAU Working Group on Male Sexual and Reproductive Health. European Association of Urology Guidelines on Sexual and Reproductive Health-2021 Update: Male Sexual Dysfunction. Eur Urol. 2021 Sep;80(3):333-357. doi: 10.1016/j.eururo.2021.06.007. Epub 2021 Jun 26. PMID: 34183196.
- Corona G, Fagioli G, Mannucci E, Romeo A, Rossi M, Lotti F, Sforza A, Morittu S, Chiarini V, Casella G, Di Pasquale G, Bandini E, Forti G, Maggi M. Penile doppler ultrasound in patients with erectile dysfunction (ED): role of peak systolic velocity measured in the flaccid state in predicting arteriogenic ED and silent coronary artery disease. J Sex Med. 2008 Nov;5(11):2623-34. doi: 10.1111/j.1743-6109.2008.00982.x. Epub 2008 Sep 8. PMID: 18783349.
- Petre GC, Francini-Pesenti F, Vitagliano A, Grande G, Ferlin A, Garolla A. Dietary Supplements for Erectile Dysfunction: Analysis of Marketed Products, Systematic Review, Meta-Analysis and Rational Use. Nutrients. 2023 Aug 22;15(17):3677. doi: 10.3390/nu15173677. PMID: 37686709; PMCID: PMC10490034.