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Crononutrizione: così i bioritmi influenzano il metabolismo

01 Febbraio 2023

Si accumulano evidenze che una diversa tempistica nel consumo dei pasti, ovvero la crononutrizione, sia in grado di influenzare i bioritmi metabolici quotidiani e il grave disallineamento circadiano è oggi riconosciuto come un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.

Il merito lo si deve agli studi su diversi modelli di lavoro che hanno scoperto che i turnisti che lavorano durante la notte hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbi metabolici.

Si ritiene che il ritmo circadiano rifletta i ritmi del tono vascolare, dell'equilibrio coagulativo e della pressione sanguigna e possa quindi essere influenzato da fattori esogeni come il comportamento alimentare e l'attività fisica. Il metabolismo del glucosio è un altro esempio di processo fisiologico che segue un ritmo circadiano: la tolleranza al glucosio generalmente diminuisce nel corso della giornata, raggiungendo il punto più basso la sera.

Da qui, un campo di ricerca emergente nell'epidemiologia nutrizionale che comprende tre dimensioni del comportamento alimentare: tempistica, frequenza e regolarità.

La modalità nutrizionale che prevede la cena quale pasto principale, consumato in tarda serata, sembrerebbe predisporre, più di altri modelli crononutrizionali, alla comparsa di patologie metaboliche. Infatti, la sera si rileva una fisiologica riduzione della sensibilità insulinica anche a causa della riduzione del cosiddetto effetto incretinico che coinvolge la produzione di entero-ormoni, quali Glp-1 e Gip, tra le cui funzioni vi è quella di ottimizzare la produzione insulinica e il rapporto insulina/ glucagone.

Inoltre, questa modalità di crononutrizione induce un anomalo picco di cortisolemia serale, concomitante al pasto, che è responsabile della attivazione della neoglucogenesi con sfavorevoli ripercussioni tanto a carico dei valori glicemici post-prandiali che a digiuno il mattino seguente.

In uno studio che ha preso in esame una coorte di individui coreani con follow-up di circa 10 anni, il cronotipo nutrizionale serale è risultato associato a un più elevato rischio di sviluppare obesità centrale e diabete, e a più elevati valori di trigliceridemia e Pcr. Un lavoro del 2018, condotto su una coorte di pazienti diabetici giapponesi, ha dimostrato che il cronotipo serale è indipendentemente correlato al valore di emoglobina glicata. L’anno prima un lavoro dello stesso gruppo di ricerca aveva già dimostrato come la modalità di crononutrizione con cena più abbondante e in ore più tardive, a parità di introito calorico giornaliero, sia metabolicamente meno vantaggiosa in termini di contributo all’obesità. Nello studio Finrisk 2007, le persone con un cronotipo serale avevano probabilità 2,5 volte maggiori di diabete di tipo 2 rispetto alle persone con un cronotipo mattutino.

Allo stesso modo, nel Korean genome and epidemiology study, il cronotipo serale, rispetto a quello mattutino, è stato associato a una maggiore prevalenza di diabete e sindrome metabolica dopo aggiustamento per età, sesso, fumo, alcol, esercizio fisico, occupazione, durata del sonno e farmaci per ipertensione, diabete e dislipidemia e, inoltre, dopo aggiustamento per Bmi nell'analisi sul diabete. È interessante notare che in quest'ultimo studio erano evidenti differenze di sesso nell'associazione: il cronotipo serale era correlato al diabete negli uomini e alla sindrome metabolica nelle donne.

Sono state osservate differenze nelle abitudini alimentari tra i pazienti con diabete di tipo 2 con cronotipo mattutino rispetto a serale. Complessivamente, l’11,3% dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 presi in esame da un lavoro del 2014 hanno riferito di aver saltato la colazione e avevano concentrazioni di HbA1c significativamente più elevate, un indice di massa corporea più elevato e un punto medio del sonno più tardivo rispetto a chi faceva colazione.

Ancora una volta, anche in questo ambito, lo stile alimentare mediterraneo si rivela un sano approccio di riferimento.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Chrononutrition: an emerging field in the management of type 2 diabetes. Il Diabete Online, Organo ufficiale della Società Italiana di Diabetologia, Rassegna, Vol. 34 n. 4 dicembre 2022
  • Timing of Food/Nutrient Intake and Its Health Benefits. J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo). 2022;68 (Supplement): S2-S4.
  • Personality, Chrono-nutrition and Cardiometabolic Health: A Narrative Review of the Evidence. Adv Nutr. 2020 Sep 1;11(5):1201-1210.
  • Chronotype: Implications for Epidemiologic Studies on Chrono-Nutrition and Cardiometabolic Health. Adv Nutr. 2019 Jan 1;10(1):30-42.
  • Late-night dinner is associated with poor glycemic control in people with type 2 diabetes: The KAMOGAWA-DM cohort study. Endocr J 65: 395-402, 2018.
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