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Giovanni Spera
Endocrinologo, Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare

Si è concluso nei giorni scorsi a Bologna il primo G8 dedicato alle diete chetogeniche. Un incontro che ha visto gli interventi di 16 esperti arrivati da tutta Italia allo scopo di fare il punto su quello che è un percorso dietoterapico oggi utilizzato in numerose aree della medicina. Sino a dieci anni erano una minoranza coloro che ritenevano che l’uso di sorgenti alternative al glucosio, in particolare i depositi di grassi, potesse generare tutta una serie di processi benefici per l’organismo. Oggi, grazie a tante valide ricerche, sappiamo che la chetosi è uno strumento potentissimo per affrontare diverse patologie. La dieta chetogenica, però, non può essere una moda o frutto di improvvisazioni. I suoi spin off intervengono in tutti gli ambiti della salute umana ed è necessario che vengano regolamentati.