Benefici dagli acidi grassi Omega-3 nei soggetti diabetici. A evidenziarlo, uno studio da poco pubblicato sul Journal of clinical endocrinology and metabolism, tra i primi a fare chiarezza su un aspetto ancora poco studiato legato all’impiego di Omega-3 nel regime dietetico di chi soffre di diabete.

Il consumo di olio d'oliva si correla a un’importante riduzione della mortalità non solo per le malattie cardiovascolari, ma anche per i tumori. Questi i risultati di uno studio condotto dalla Piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi- Irccs Neuromed di Pozzilli (Is), in collaborazione con la Clinica mediterranea Cardiocentro di Napoli e l'Università Lum "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (Ba). La ricerca, pubblicata sull’European journal of clinical nutrition, ha analizzato i dati di quasi 23 mila adulti italiani, uomini e donne, partecipanti allo studio epidemiologico Moli-sani, seguiti per oltre 12 anni.  Per tutti loro erano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari.

La composizione del microbiota intestinale sembra incidere sul rischio di obesità, in maniera differente in relazione al sesso di appartenenza. L’argomento è stato oggetto di una presentazione all’European Congress on Obesity, tenutosi di recente a Venezia.

 La supplementazione con Acidi grassi polinsaturi della serie Omega-3 ha un impatto importante sul quadro della sindrome metabolica, agendo su tutti i suoi componenti principali, come su quelli secondari.

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