Frutta e verdura per tenere lontana la depressione nei più giovani

05 Febbraio 2020

Poiché si stima che l'80% dei soggetti affetti da malattie mentali viva in Paesi a basso e medio reddito, sembra particolarmente rilevante dedicare indagini epidemiologiche alle popolazioni di questi paesi e ai fattori di rischio che possono influenzare la morbilità psichiatrica.

Recentemente uno studio internazionale ha esaminato la relazione tra consumo di frutta e verdura e sintomi ansiosi e/o depressivi in età adolescenziale in 25 Paesi a basso reddito (quali per esempio Egitto, India, Kenya, Libano, Marocco, Seychelles, Tailandia, Tunisia, Venezuela). I dati riguardano oltre 65mila adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni (tra cui il 47% ragazzi), documentando una prevalenza di disturbi d'ansia del 9.8% e di disturbi depressivi del 30.3%.

Dopo elaborazione statistica dei dati gli autori hanno osservato che un ridotto consumo di frutta e verdura (inferiore alle classiche raccomandazioni di 5 volte al giorno) era associato a un aumentato rischio di sintomi depressivi (Odds Ratio = 1.10). Questa associazione non si è registrata invece in relazione ai disturbi d'ansia (o è rimasta non significativa). Valutate separatamente le due categorie alimentari, è emerso invece che l'assunzione di frutta era significativamente associata sia a un ridotto rischio di depressione che di ansia, mentre l'assunzione di verdure era significativamente associata a un ridotto rischio di depressione, ma non per l’ansia.

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