In testa alla classifica, la polenta concia, tipica della Valle d’Aosta, che risulta il piatto più bilanciato d’italia, con livelli di grassi e proteine leggermente alti rispetto alla quantità raccomandata (gli manca solo uno 0,71% per essere per essere perfettamente bilanciato). Occhio, però, alle porzioni, considerato che è un piatto altamente calorico.
Al secondo posto si classifica la pasta alla norcina, Umbria. A questo tipo di pasta, che si mangia con salsiccia e tartufo della regione, manca solo un 3,33% per raggiungere l’equilibrio perfetto di macronutrienti, eccedendo leggermente nell’importo di grassi e carboidrati, e non raggiungendo per poco il livello di proteine richiesto in ciascun pasto (3,1g per 100 calorie).
Il piatto meno bilanciato è la specialità del coniglio alla ligure, un pasto servito con olive e pinoli. Essendo prevalentemente carne, la specialità ligure ha un eccesso di proteine e grassi per ciascuna caloria, e manca di carboidrati.
Metodologia della ricerca
I piatti analizzati nello studio sono stati presi da articoli che parlano di quelli più conosciuti in ciascuna regione italiana. Queste specialità sono poi state analizzate con l’App MyFitnessPal e sono stati misurati il livello di proteine, grassi e carboidrati per ciascun pasto, oltre al numero di calorie per porzione. Ognuno di questi macronutrienti è stato poi diviso per la quantità di calorie (che è stata a sua volta divisa per 100), per scoprire quanti grammi di ciascun macronutriente sono presenti in 100 calorie. I risultati sono poi stati confrontati con un equilibrio ideale di macronutrienti composto dal 50% di carboidrati, dal 22,5 di proteine e dal 27,5% di grassi per scoprire fino a che punto ciascun pasto diverge dall’equilibrio ideale di macronutrienti. Queste divergenze sono infine state classificate per scoprire fino a che punto ciascun piatto si avvicina o si allontana dall'equilibrio ideale di macronutrienti. (n.m.)