Cucina regionale italiana, ecco i piatti nutrizionalmente più bilanciati

09 Febbraio 2022

Reebok ha condotto una ricerca che analizza i macronutrienti presenti in diverse specialità regionali italiane per scoprire quelli più salutari. Tali piatti sono stati messi a confronto con un equilibrio ideale tra nutrienti formato dal 50% di carboidrati, il 22,5% di proteine e il 27,5% di grassi. I piatti sono stati classificati in base all’equilibrio di questa proporzione.

In testa alla classifica, la polenta concia, tipica della Valle d’Aosta, che risulta il piatto più bilanciato d’italia, con livelli di grassi e proteine leggermente alti rispetto alla quantità raccomandata (gli manca solo uno 0,71% per essere per essere perfettamente bilanciato). Occhio, però, alle porzioni, considerato che è un piatto altamente calorico.

 Al secondo posto si classifica la pasta alla norcina, Umbria. A questo tipo di pasta, che si mangia con salsiccia e tartufo della regione, manca solo un 3,33% per raggiungere l’equilibrio perfetto di macronutrienti, eccedendo leggermente nell’importo di grassi e carboidrati, e non raggiungendo per poco il livello di proteine richiesto in ciascun pasto (3,1g per 100 calorie).

Il piatto meno bilanciato è la specialità del coniglio alla ligure, un pasto servito con olive e pinoli. Essendo prevalentemente carne, la specialità ligure ha un eccesso di proteine e grassi per ciascuna caloria, e manca di carboidrati.

 

Metodologia della ricerca

I piatti analizzati nello studio sono stati presi da articoli che parlano di quelli più conosciuti in ciascuna regione italiana. Queste specialità sono poi state analizzate con l’App MyFitnessPal e sono stati misurati il livello di proteine, grassi e carboidrati per ciascun pasto, oltre al numero di calorie per porzione. Ognuno di questi macronutrienti è stato poi diviso per la quantità di calorie (che è stata a sua volta divisa per 100), per scoprire quanti grammi di ciascun macronutriente sono presenti in 100 calorie. I risultati sono poi stati confrontati con un equilibrio ideale di macronutrienti composto dal 50% di carboidrati, dal 22,5 di proteine e dal 27,5% di grassi per scoprire fino a che punto ciascun pasto diverge dall’equilibrio ideale di macronutrienti. Queste divergenze sono infine state classificate per scoprire fino a che punto ciascun piatto si avvicina o si allontana dall'equilibrio ideale di macronutrienti. (n.m.)

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