Galenici dimagranti: il rapporto Iss sulle prescrizioni magistrali

28 Settembre 2022

Lo scorso giugno, il ministero della Salute ha divulgato a Regioni e Assessorati competenti la relazione annuale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sulle prescrizioni magistrali a scopo dimagrante ricevute da gennaio 2021 a febbraio 2022.

Nel periodo considerato sono state registrate 5.031 ricette di preparazioni magistrali a scopo dimagrante provenienti da sette regioni d’Italia, con un numero medio di tre sostanze per ricetta e relative a 2.495 soggetti.

In media, ogni utilizzatore ha ricevuto due prescrizioni e utilizzato sette sostanze diverse. La durata media di trattamento è di venti giorni e, tenuto conto della prescrizione di diverse sostanze, in una ricetta sono contenute mediamente 141 unità posologiche. I medici che hanno effettuato le prescrizioni magistrali sono stati 82 così come il numero delle farmacie che le ha allestite.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, da Liguria, Campania, Lazio e Lombardia provengono il 90% delle prescrizioni totali.

Tra i principi attivi maggiormente prescritti, da soli o in associazione ad altre sostanze anche di origine naturale, sono stati: pesudoefedrina, fucus, caffeina e orlistat, farmaco le cui indicazioni terapeutiche approvate sono relative al trattamento di sovrappeso e obesità. Anche l’idroclorotiazide, farmaco indicato per il trattamento dell’ipertensione, figura tra le 20 sostanze a maggior prescrizione.

La caffeina è tra le sostanze di origine vegetali maggiormente prescritte, con dosaggi al di sotto di quelli prevista da Efsa (400 mg/die). Così come la senna, utilizzata, si legge, impropriamente a fini dimagranti per le sue caratteristiche di lassativo contenente antrachinoni

Dal monitoraggio, infine, sono emerse violazioni dei decreti di divieto di utilizzo di alcune sostanze nei preparati allestiti in farmacia, in particolare per quanto riguarda la pseudoefedrina. Nelle analisi delle sostanze a maggior prescrizione è emersa la presenza di preparati di Citrus aurantium con titolo sinefrina al 98%. In questo caso, si legge, non si può escludere che alcuni galenici siano stati allestiti impropriamente dopo l’entrata in vigore del decreto che stabilisce un limite massimo di sinefrina al 10%. (n.m.)

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