D.ssa Varì, che cos'è, innanzitutto, MaestraNatura?
Si tratta di un programma di educazione alimentare che utilizza il cibo come filo conduttore e mette a disposizione di insegnanti, genitori e bambini una piattaforma web, completamente gratuita, con un percorso di contenuti che stimola l'interesse dei ragazzi attraverso la sperimentazione. Il carattere distintivo di questo metodo risiede nella scelta della direzione del percorso educativo: non si parte dalla piramide alimentare per orientare il comportamento verso una sana alimentazione, bensì si utilizzano le esperienze e, quindi le conoscenze, vissute e acquisite nel corso degli anni della scuola elementare e media, per avvicinare gli studenti al mondo scientifico e insegnare ai bambini e ai ragazzi il valore del cibo sia in termini di benessere personale che di relazione con l’ambiente e il territorio. L’obiettivo finale è di favorire l’adozione di stili di vita salutari da parte sia dei ragazzi che delle loro famiglie.
Che tipo di studio avete condotto?
La prima parte del progetto ha visto il coinvolgimento di un team multidisciplinare che ha curato la preparazione dei contenuti scientifici dei moduli didattici di MaestraNatura. In una fase successiva, è stato condotto uno studio pilota in un campione di 540 studenti, maschi e femmine, rappresentativo di aree geografiche, contesti demografici e socio-economici differenti. Il campione è stato suddiviso in due gruppi: il primo ha svolto tutte le attività didattiche previste dal programma MaestraNatura, l’altro ha condotto solo le attività curriculari previste dalla scuola. L’efficacia del programma è stata misurata confrontando il grado di conoscenze e competenze acquisite dai due gruppi, tramite questionari specifici e valutando la capacità degli studenti di costruire un menu settimanale completo, seguendo i principi contenuti nelle linee guida per una sana alimentazione.
D.ssa Scazzocchio, quali risultati avete potuto osservare?
Il gruppo MaestraNatura ha risposto correttamente a una percentuale più elevata di domande rispetto al gruppo di controllo mostrando in media una proporzione di risposte corrette del 70% per tutti i questionari proposti. Il 60% degli studenti ha dimostrato una maggiore abilità nella compilazione del menu settimanale rispettando le linee guida per una sana alimentazione, soprattutto riguardo all’inserimento delle porzioni di frutta e verdura. Analizzando i risultati per sesso, abbiamo potuto osservare che i maschi hanno presentato una maggiore difficoltà a compilare il menù settimanale, principalmente nel riportare il corretto numero di porzioni di frutta e verdura. Inoltre, gli studenti delle grandi città hanno mostrato di avere delle conoscenze di base migliori rispetto agli studenti di provincia, che però hanno maggiormente beneficiato dell’intervento didattico del programma MaestraNatura. Il programma MaestraNatura ha quindi dimostrato la sua efficacia nel migliorare gli apprendimenti e le competenze degli studenti che lo hanno seguito, con particolare riguardo a coloro che partivano da un livello di conoscenza inferiore rispetto agli altri.
Che indicazioni se ne possono trarre?
Le abitudini alimentari vengono acquisite fin dai primi anni di vita e sono certamente influenzate anche dal contesto familiare e sociale nel quale si formano e come tutti i comportamenti, una volta definite, sono più difficili da modificare. Per questo motivo è importante promuovere l’adozione di sani stili di vita fin dai primi anni della scuola. Pertanto, l’educazione alimentare dovrebbe diventare materia di insegnamento nelle scuole di ogni grado, al fine di aumentare negli studenti la consapevolezza del ruolo che un’adeguata alimentazione e uno stile di vita sano, esercitano sul proprio stato di salute. MaestraNatura si dimostra un programma di educazione alimentare efficace, conveniente e facile da monitorare, capace di favorire la conoscenza degli alimenti e della nutrizione e di accrescere la consapevolezza dell’importanza di adottare abitudini alimentari appropriate per sé stessi, per gli altri e per l’ambiente in cui si vive.
Nicola Miglino