Nutriscore o Nutrinform Battery? il caso dell’olio extra vergine di oliva

06 Ottobre 2021

Il tema di quale sistema di etichettatura degli alimenti adottare in Ue continua ad alimentare il dibattito tra addetti ai lavori. Un ulteriore contributo arriva da una tavola rotonda promossa dall’Istituto nutrizionale Carapelli a Milano, nel corso del recente congresso Spazio Nutrizione, durante la quale sono state messe in evidenza le criticità nutrizionali e scientifiche del Nutriscore rispetto all’obiettivo prefissato a livello europeo di prevenzione dell’obesità e delle patologie a essa correlate.

Ad aprire i lavori, Michele Carruba, presidente del comitato scientifico dell’Istituto nutrizionale Carapelli, che ha sottolineato criticità e incompatibilità del Nutriscore con i dettami di una corretta alimentazione, una fra tutte la demonizzazione dei grassi nobili come l’olio di oliva proponendo, tra le alternative, quella del Nutrinform Battery, che potrebbe essere più opportuna per gli obiettivi prefissi di prevenzione dell’obesità e malattie a esse correlate.

Il Nutriscore è un sistema “a semaforo” che assegna a ogni alimento un colore in base al livello di grassi, zuccheri e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto e che, proprio per questo, secondo i promotori della tavola rotonda, va a penalizzare molti degli ingredienti della dieta mediterranea, compreso l’olio di oliva, identificandolo come “grasso”, senza considerarne la reale dose di consumo giornaliero, il lato nutrizionale e i benefici a esso correlati. Il Nutrinform Battery, dal canto suo, è invece un sistema che prende in considerazione l’incidenza degli alimenti all’interno della dieta e non li valuta singolarmente. L’etichetta, quindi, è pensata come una “batteria” e indica tutti i valori degli alimenti relativamente a una singola porzione consumata.

A oggi, l’Italia “sostiene il sistema del Nutrinform Battery, promosso anche dal ministero della Salute e studiato a fondo dal Centro studi e ricerche sull'obesità dell'Università di Milano, oltre che approvato o fatto proprio da diverse società scientifiche nazionali”, sottolinea Enzo Nisoli, del Centro studi ricerche sull’obesità, Università degli studi di Milano. “Un recente position paper ha analizzato le evidenze che suggeriscono che il sistema Nutrinform Battery può aiutare i consumatori a comprendere le informazioni nutrizionali meglio del Nutriscore, consentendo un significativo miglioramento delle scelte alimentari”.

 Per quanto riguarda l’olio d’oliva, secondo Francesco Visioli, docente di Nutrizione umana all’Università di Padova, le etichette nutrizionali (in inglese Front-of-pack labels, FOPs) “hanno come scopo quello di orientare il consumatore verso scelte alimentari più salutari. Gli algoritmi che vanno per la maggiore, purtroppo, non tengono in considerazione i comprovati effetti sulla salute dell’olio d’oliva, un grasso studiato molto più approfonditamente degli altri. Il giudizio sostanzialmente poco positivo che le principali FOP danno all’olio d’oliva è poco rispettoso della vasta letteratura scientifica che prova come questo grasso abbia effetti positivi sulla salute”.

Tra i relatori dell’incontro, Maria Lisa Clodoveo, docente di Scienza e tecnologia alimentare all’Università di Bari, ha introdotto ed esposto una seconda e valida alternativa al Nutri-Score, ovvero il Med-Index, un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari per promuovere l’adesione alla dieta mediterranea incoraggiando i produttori a realizzare cibi più sani e sostenibili. “Lo scopo del mondo della ricerca è quello di mettersi insieme in maniera multidisciplinare per trovare la miglior FOP che possa dare giustizia anche all’olio d’oliva, l’alimento iniziale dal quale siamo partiti per questo studio”, dice Clodoveo, che sottolinea anche come “la dieta sia uno stile di vita e che ci debba essere sempre un equilibrio tra quantità e qualità dei cibi consumati”.

Infine, ha chiuso il dibattito Agostino Macrì, dell’Unione nazionale consumatori, sottolineando la mancanza di una visione comune sul tema da parte delle 20 organizzazioni di consumatori. In particolare, ha sottolineato come il Nutrinform Battery, con il suo sistema a batteria che considera le singole porzioni, possa davvero aiutare tutti i consumatori a una scelta più consapevole. (n.m.)

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