Dall’Asia arriva sicuramente la soluzione più originale proposta negli ultimi tempi, ovvero avvolgere frutta e verdura con foglie di banano. L’idea è venuta al supermercato Rimping di Chiang Mai, in Tailandia e si è rapidamente diffusa in altre zone dell’Asia, in particolare in alcune catene di supermercati del Vietnam (Lotte Mart, Saigon Co.op e Big C) che, dopo una fase di sperimentazione, stanno già pensato di sostituire gli involucri in plastica per l’ortofrutta proprio con questo nuovo sistema.

Le foglie di banano presentano diversi vantaggi: biodegradabili, economiche, di grandi dimensioni, morbide ma resistenti ed estremamente flessibili, con una superficie cerosa e impermeabile che le rende perfette per trasportare alimenti di vario tipo, proteggendole anche da agenti atmosferici, muffe o insetti. In Asia vengono utilizzate anche per servire a tavola o come involucro per cucinare cibi al vapore o al barbecue.

Nel frattempo, in Italia si moltiplicano le iniziative palstic-free. L’ultima in ordine di tempo è quella della catena di negozi biologici NaturaSì che, dopo la progressiva eliminazione delle bottiglie di acqua in plastica dagli scaffali e la scelta dei sacchetti riutilizzabili per l’ortofrutta, ha avviato il progetto “sfusi” per prodotti di largo consumo, come riso e altri cereali, legumi, semi e frutta secca. Sono 22 i prodotti che progressivamente scompariranno dagli scaffali nelle confezioni tradizionali: al loro posto, erogatori per lo sfuso. Risultato finale: più di 6.500 chili/anno di plastica evitati, con un risparmio in termini di emissioni di CO₂ di circa 15 mila chili/anno (al netto dei calcoli del trasporto), cui si aggiunge la mancata utilizzazione di 103 mila litri totali di acqua all'anno per tutta la rete dei negozi.