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Microbiota intestinale: prospettiva di salute per l’invecchiamento

09 Marzo 2022

Il microbiota intestinale cambia nel corso del tempo in maniera tanto più marcata quanto più ci si sposta in là con gli anni. Negli anziani, in particolare, sono diversi i fattori che concorrono a questa evoluzione e alcune condizioni di disbiosi, possono essere associate a diverse patologie tipiche dell’invecchiamento che predispongono a fragilità. Al contrario, un buon equilibrio della flora microbica intestinale è sicuramente protettivo nei confronti dell’aggressione di fattori esterni, che può avvenire nel corso della vita.

Al tema è dedicato un numero de La Revue des microbiotes, rivista gratuita, dedicata ai professionisti della salute, in cui un board di specialisti tratta, in ciascuna uscita, le ultime evidenze riguardo il microbiota umano (www.larevuedesmicrobiotes.com)

A proposito di microbiota intestinale e avanzamento dell’età, gli specialisti della Revue des microbiotes ci raccontano che, a livello sistemico, la principale causa di invecchiamento è la cosiddetta immunosenescenza, ovvero il declino della funzionalità del sistema immunitario che porta a uno stato di infiammazione cronica definita inflammaging. Le ricerche di questi ultimi anni, però, hanno messo in evidenza come un buon stato di salute del microbiota intestinale sia in grado di rallentare questo processo.

Dal punto di vista della composizione, il microbiota intestinale di un adulto sano è costituito prevalentemente da batteri appartenenti a due phyla, Firmicutes e Bacteroidetes. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, e in particolare nelle persone anziane e più fragili, si genera una condizione proinfiammatoria, con riduzione della biodiversità e incremento dei cosiddetti patobionti.

I fattori chiamati in causa in questo processo, possono essere genetici, oppure legati agli stili di vita; tra questi possiamo citare, l’alimentazione e la sedentarietà. La stessa assunzione di farmaci può contribuire a generare disbiosi, come accade con gli antibiotici, gli inibitori di pompa protonica, gli antidepressivi e gli antipsicotici. Anche riguardo il tema delle disbiosi legate all’utilizzo dei farmaci, purtroppo gli anziani sono esposte in prima linea in quanto, spesso, sono soggetti politrattati.

Le conseguenze più dannose derivate dalle disbiosi appena viste, sono la maggiore permeabilità della membrana intestinale e l’alterazione delle “comunicazioni” tra intestino e cervello (asse intestino-cervello). In entrambi i casi si liberano molecole che possono contribuire ad accrescere lo stato infiammatorio dell’organismo., Quest’ultima condizione sottende a diverse patologie metaboliche e neurodegenerative, nonché a fragilità ossea tipica, appunto, della terza età.

Conservare un microbiota intestinale sano si rivela dunque un fattore chiave per invecchiare in salute.

I probiotici sono usati da tempo proprio con l’obiettivo di favorire il ripristino di un normale equilibrio dell'ecosistema intestinale. Diversi studi condotti, hanno dimostrato che i ceppi, se ben selezionati, possono avere un effetto benefico negli anziani, riducendo le popolazioni batteriche patogene opportuniste a favore di altri batteri con impatto positivo per la salute come, per esempio, i bifidobatteri. Da qui si evince l’importanza, per i professionisti della salute (farmacisti e medici), di una conoscenza approfondita delle proprietà di ceppi specifici e delle evidenze scientifiche a sostegno; solo in questo modo è possibile dare un consiglio appropriato ed efficace, in particolare in una fascia di popolazione fragile come quella anziana.

In conclusione, bisogna sempre tenere presente che il profilo quali-quantitativo del microbiota intestinale cambia con l’età e che esiste una relazione stretta tra patologie dell’invecchiamento e disbiosi. La modulazione del microbiota rappresenta dunque una valida opzione per preservare lo stato di salute degli anziani. Il ricorso a probiotici mirati e selezionati, con documentata prova di efficacia, rappresenta sicuramente una strada da suggerire, sia a scopo terapeutico che di profilassi, per ripristinare l'omeostasi intestinale alterata.



ll progetto Biocure-PiLeJe sul microbiota

Il presente articolo è frutto di un progetto di collaborazione tra iFarma e Biocure-PiLeJe che racconterà ai lettori, in sette puntate sino a fine 2022, alcuni dei contenuti più interessanti tratti da La Revue des microbiotes (larevuedesmicrobiotes.com), rivista digitale del Gruppo PiLeJe, scaricabile in inglese e francese, gratuita e monografica, dedicata al mondo del microbiota.

Obiettivo dell’iniziativa è fornire informazioni specializzate sul mondo del microbiota al fine di aumentare la competenza dei professionisti che operano nel campo della nutrizione e dell’integrazione. biocure.it - pileje.it

 

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