Alitosi, un possibile aiuto dai probiotici

18 Gennaio 2023

L’impiego di probiotici potrebbe rivelarsi un’utile strategia per combattere l’alitosi. A sostenerlo, una revisione sistematica e metanalisi pubblicata nei giorni scorsi su Bmj open.

L’alitosi è una condizione diffusa, dovuta alla liberazione nel cavo orale di composti volatili solforati (Vcs) quali acido solforico, metilmercaptano e dimetilsolfuro, frutto della decomposizione di sostanze proteiche presenti nei residui di cibo, muco e saliva a opera di alcuni ceppi batterici anaerobi.

Il trattamento, in genere, prevede il ricorso a colluttori, gomme da masticare, igiene del cavo orale (rimozione del tartaro, piuttosto che raschiatura della lingua).

Di recente, però, ha cominciato a farsi strada l’ipotesi di un possibile impiego di probiotici, al punto che alcuni ricercatori cinesi hanno deciso di raccogliere dati da quanto oggi disponibile in letteratura, selezionando sette studi clinici, per un totale di 278 persone coinvolte.

Il numero di partecipanti a ciascuno studio è modesto, da 23 a 68, in una fascia di età compresa tra 19 e 70 anni. I periodi di monitoraggio andavano da 2 a 12 settimane. I parametri valutati per il risultato andavano dalla gravità dell’alitosi misurata in relazione ai livelli di (Vcs), piuttosto che alla sua intensità rispetto alla distanza (Olp, Organoleptic scores), all’indice di placca o alla colonizzazione dell’epitelio di rivestimento della lingua.

I probiotici utilizzati nei diversi studi erano Lactobacillus salivarius, Lactobacillus reuteri, Streptococcus salivarius, Weissella cibaria, presi sotto forma di integratori.

L'analisi dei dati aggregati ha mostrato che i punteggi Olp sono diminuiti significativamente in coloro che avevano ricevuto probiotici rispetto ai bracci di confronto, indipendentemente dalla durata del periodo di osservazione. Risultati simili per i livelli di Vcs rilevati, sebbene questi variassero notevolmente nei singoli studi e gli effetti osservati fossero relativamente di breve durata, massimo quattro settimane, dopodiché la differenza svaniva. Nessuna differenza, invece, nel punteggio relativo alla colonizzazione linguale e nell'indice di placca.

Gli Autori invitano alla cautela nell’interpretazione dei dati, in considerazione della loro incompletezza e delle dimensioni esigue degli studi, arrivando, comunque, a concludere che, alla luce dei dati emersi, “i probiotici possono alleviare l'alitosi riducendo a breve termine i livelli di concentrazione di composti volatili solforati, ma non vi è alcun effetto significativo sulle principali cause, legate a igiene dentale o alterazioni linguali”.

Nicola Miglino

 

 

 

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