Multivitaminici, Harvard: studio indica benefici su funzioni cognitive

12 Gennaio 2022

L’impiego di multivitaminici potrebbe presto rivelarsi un utile supporto nel rallentare il decadimento delle funzioni cognitive correlato all’età. È quanto emerge dai risultati preliminari dello studio Cosmos-Mind, annunciati in anteprima lo scorso novembre a Boston, nel corso della 14.ma edizione della “Conference clinical trials on Alzheimer’s disease”.

Il Cosmos-Mind origina da un più ampio studio, il Cosmos (COcoa supplement multivitamins outcome study), appunto, che, negli Usa, sta valutando su oltre 21 mila partecipanti gli effetti di un estratto di polifenoli del cacao e di un’integrazione con multivitaminici nella prevenzione di malattie cardiovascolari e cancro. I risultati di questo studio “madre”, sono attesi per i primi mesi di quest’anno, mentre a Boston sono stati annunciati quelli preliminari del Cosmos-mind, che ha valutato, su un sottogruppo di circa 2 mila persone, l’impatto di multivitaminici ed estratto di polifenoli sulla funzione cognitiva.

“L'ipotesi alla base della nostro lavoro deriva dall'evidenza di alcuni studi osservazionali di una correlazione tra carenze nutrizionali di vitamina B12, acido folico, vitamina D e altri micronutrienti e un’accelerazione dei processi di decadimento cognitivo”, sottolinea Joann Manson, docente di Medicina alla Harvard medical School e tra gli Autori dello studio. “Pochi, però, sono i trial randomizzati a disposizione, tesi, peraltro, a valutare supplementazioni di singoli micronutrienti e non di complessi multivitaminici”.

Cosmos-Mind ha coinvolto 2.262 partecipanti di età media pari a 73 anni, nel 60% dei casi donne e tutti in perfette condizioni di salute mentale. Sono stati randomizzati a ricevere quotidianamente, per tre anni, un estratto di polifenoli del cacao o un complesso multivitaminico. Entrambi i gruppi avevano un controllo cui si somministrava placebo. Di ogni singolo partecipante è stata valutata la funzionalità cognitiva tramite test telefonici, definendo un punteggio a inizio studio e a 12-24-36 mesi.

I risultati presentati a Boston indicano che, mentre l’estratto di cacao non sembra determinare differenze significative rispetto al placebo nell’impatto sulle funzioni cognitive, chi ha ricevuto il complesso multivitaminico ha ottenuto benefici significativi rispetto al gruppo placebo. I ricercatori sono arrivati addirittura a stimare, in tre anni, un rallentamento del 60% dei processi di decadimento cognitivo, tradotto in un “ringiovanimento cerebrale” pari a 1,8 anni, con benefici maggiori nei cardiopatici.

“Si tratta del primo studio randomizzato su larga scala che suggerisce un’efficacia dei multivitaminici nel rallentare l'invecchiamento cognitivo”, conclude Manson. “Per il momento, prendiamo atto di questi risultati preliminari in attesa di annunciarvi i definitivi nei prossimi mesi e confidando in ulteriori conferme da studi futuri, che potrebbero aprire la strada, in particolare negli anziani, a un intervento semplice, sicuro e di facile accesso, a protezione della salute cognitiva”.

Così commenta Arrigo Cicero, presidente Sinut (Società italiana di nutraceutica): “Spesso il declino cognitivo è associato alla carenza di singoli micronutrienti, quando in realtà è più probabile che nei paesi occidentali sia legato a una carenza lieve ma combinata di più micronutrienti. Quindi questi interventi multicomponenti hanno, da un lato, il vantaggio di colpire più target cellulari e metabolici e, dall'altro, di compensare i deficit più rilevanti in un'unica soluzione. Lo studio è comunque molto importante e gestito dall'Università di Harvard, con una sponsorizzazione dalla Mars Foundation, che ha un conflitto di interesse sul braccio di trattamento col cacao, non con le vitamine. Ergo... voglio crederci!".

Nicola Miglino

 

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