Una gran mole di dati supporta oggi l’evidenza di un ruolo protettivo giocato da diversi componenti nutrizionali della dieta mediterranea nei confronti di un ampio spettro di malattie croniche, da quelle cardiovascolari, a quelle neurodegenerative, al cancro. Proprio in ambito oncologico e in particolare per ciò che concerne il carcinoma mammario negli ultimi anni sono emerse molte evidenze sul ruolo profilattico di diversi composti bioattivi e sul relativo meccanismo d’azione.

Tra i molti benefici della dieta mediterranea, si aggiunge il miglioramento della funzione sessuale in maschi ipertesi di mezza età, grazie al rispristino di una corretta funzionalità vascolare. Questo quanto emerge da uno studio presentato nei giorni scorsi al congresso della Società europea di cardiologia.

La dieta mediterranea ipocalorica ha mostrato risultati promettenti in termini di perdita di peso nelle donne in menopausa, nonché effetti benefici anche sui sintomi vasomotori che spesso si associano in questa fase. Il tema è stato oggetto di una recente review pubblicata su Current opinion in food science. Ne abbiamo parlato con Luigi Barrea, docente di Scienze e tecniche dietetiche applicate presso l’Università telematica Pegaso e nutrizionista del Centro italiano per la cura e il benessere del paziente con obesità presso il dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, unità di Endocrinologia, Aou Federico II di Napoli, coordinata da Annamaria Colao.

Seguire un programma nutrizionale basato sulla dieta mediterranea per perdere peso, giova a sé e a tutta la famiglia. Secondo uno studio spagnolo appena pubblicato sull’International journal of obesity, infatti, vivere con persone sotto stretto controllo dietetico consente di perdere anche 4 Kg nel giro di due anni: una sorta di effetto alone o contagio, come lo definiscono gli Autori.

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