NielsenIQ: alimentazione sportiva, un’abitudine delle famiglie italiane

08 Maggio 2023

Boom dell’alimentazione sportiva in Italia nel post pandemia. A segnalarlo, lo scorso marzo a Parma, nel corso di Cibus Connecting Italy, una ricerca presentata da Marco Pellicci, Sales Director SMB & Global Snapshot - Italy di NielsenIQ. I dati indicano come nel nostro Paese erano 6,7 milioni le famiglie acquirenti di questa categoria nel 2021, mentre nel 2022 sono diventate 8,1 milioni (+20,2%), un valore che corrisponde al 31,6% dei consumatori.

“Quando una famiglia italiana su tre compra una determinata categoria di prodotto, non si parla più di trend, ma di abitudine”, dice Pellicci. “Inoltre, se l’acquisto coinvolge tutte le fasce d’età per diverse condizioni socio-economiche, la conferma è totale”.

La crescita del settore, infatti, è trasversale e riguarda sia le nuove famiglie (29,5% nel 2022 vs 19,0% nel 2021), sia le famiglie stabili (41,8% vs 34,4%) e anche le famiglie mature senza figli a carico (39,2% vs 32,4%).

Nel 2023, le performance del comparto rimangono positive anche considerando la generica categoria del “Good for me” che comprende, oltre a ad alimentazione sportiva, integratori e sostitutivi del pasto, anche il mondo del senza glutine, della frutta secca e delle bevande salutistiche, come i sostitutivi del latte e le acque aromatizzate: nelle prime 8 settimane dell’anno i prodotti per il benessere hanno continuato a crescere sia a valore sia a volume, rispetto al 2022, in tutti i canali di vendita: dagli ipermercati, ai supermercati, ai discount, fino ad un vero e proprio boom nel mondo eCommerce.

Parallelamente, anche i claim del benessere presentano trend interessanti: è il caso del Senza zuccheri aggiunti (+19% a valore, +14.9% a volume), dell’High Protein (+9,3% a valore, +4,3% a volume) e del Low Calories (+6,8% a valore, +3,7% a volume).

Il commento finale di Matteo Bonù, Global Client Business Partner di NielsenIQ, “Il 62% dei consumatori a livello globale e il 70% di quelli italiani si sente già in una situazione di recessione e il 43% dei nostri concittadini ritiene di avere disponibilità economiche solo per acquistare lo stretto necessario. Di conseguenza, il primo rimedio è la riduzione dei volumi acquistati, che in Italia hanno registrato un calo del 6% nelle prime 4 settimane del 2023 rispetto allo scorso anno. Questa tendenza e riguarda tutte le principali categorie del largo consumo, anche se, come abbiamo visto, la crisi non impatta nello stesso modo su tutte. Pur in una situazione così complessa, infatti, alcune categorie di prodotto hanno registrato performance migliori nel 2022 rispetto al 2021. In Italia, per esempio, è cresciuto, in termini di volumi venduti tutto il mondo dell’alimentazione sportiva, con energy drink e integratori, ma anche l’universo delle caramelle, dei gelati e delle merendine, cioè, in generale, tutto ciò che può gratificare il consumatore. Si tratta infatti di prodotti che aiutano le persone a compensare una situazione stressante e che contribuiscono ad alimentare il benessere fisico e mentale, al primo posto tra le priorità per il 2023”. (n.m.)

 

 

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