-->

Integrazione con vitamina B in caso di diabete di tipo 2

07 Settembre 2021

Parecchi studi osservazionali hanno messo in luce che i pazienti con diabete di tipo 2 hanno bassi livelli di vitamine del gruppo B, parzialmente indotti da metformina. Da qui l’interesse nel valutare l’implicazione clinica di una possibile integrazione.

Bassi livelli di tiamina (vitamina B1) sono imputabili a un aumento della sua escrezione urinaria e poiché ha un ruolo nel migliorare la funzione delle cellule endoteliali può essere importante nel ritardare le complicanze vascolari del diabete. Nel 2011 è stato condotto uno studio pilota che ha coinvolto 40 partecipanti randomizzati che hanno assunto dosi di tiamina fino a 300 mg/die per valutare se tale terapia potesse invertire la microalbuminuria nel diabete di tipo 2 con nefropatia. I ricercatori hanno riscontrato una regressione dell'escrezione urinaria di albumina nel gruppo di trattamento e hanno quindi concluso che gli integratori di tiamina possono fornire una terapia migliore per la nefropatia diabetica in fase iniziale. 

Molto discusso è il ruolo della niacina (vitamina B3) nella gestione del colesterolo nel diabete di tipo 2 dopo che due studi randomizzati, l’Aima-High e l’ Hps2-Thrive, avevano messo in luce come i pazienti che assumevano niacina presentavano un eccesso significativo di eventi avversi gravi associati al sistema gastrointestinalemiopatia e ulcere cutanee. L’ultimo studio, condotto nel 2014, che esplorava la niacina a rilascio prolungato in pazienti con diabete di tipo 2 in cura con statine, ha rilevato che tale terapia aumenta le concentrazioni di colesterolo Hdl tra i soggetti con livelli di colesterolo Ldl a target. Gli autori del lavoro hanno quindi concluso che questo integratore può fornire un beneficio sul rischio di malattie cardiovascolari nel diabete di tipo 2.

La biotina (vitamina B8), in virtù della sua azione regolatrice sulla secrezione di insulina e della sua tollerabilità a dosi farmacologiche, è forse la vitamina del gruppo con maggiori dati a disposizione. Recentemente, uno studio con una dose giornaliera di 61,4 μmol di biotina o placebo per 28 giorni su 18 soggetti con diabete di tipo 2 e 15 non diabetici ha scoperto che la vitamina riduce significativamente le concentrazioni plasmatiche di triacilglicerolo e colesterolo lipoproteico a densità molto bassa. Accanto a questi dati però, gli Autori non hanno riscontrato effetti significativi della biotina su glucosio e insulina in entrambi i gruppi e anche questo lavoro non si può dire conclusivo sul ruolo della biotina nella gestione del diabete di tipo 2.

Alte concentrazioni plasmatiche di omocisteina sono state collegate a un aumento del rischio di complicanze diabetiche. Lo studio Hope (Heart outcomes prevention evaluation) ha concluso che la terapia giornaliera con vitamina B ha ridotto le concentrazioni di omocisteina del 25%. Nello stesso anno, ovvero il 2010, in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco che ha coinvolto 238 partecipanti con nefropatia diabetica, i partecipanti hanno ricevuto un integratore di vitamina B ad alte dosi (vitamina B9 2,5 mg/die, vitamina B6 25 mg/die, vitamina B12 1mg/die) o placebo. I risultati indicano che, sebbene i pazienti in terapia avessero significativamente abbassato i livelli di omocisteina plasmatica, si è avuto un rapido declino della funzione renale e un aumento dei tassi di eventi vascolari come infarti del miocardio e ictus. Complessivamente si può dire che, nel tempo, l'entusiasmo rispetto al ruolo giocato dall’omocisteina nelle complicanze del diabete è diminuito perché gli studi hanno mostrato risultati poco convincenti e talvolta contraddittori.

Non è ancora chiaro se gli integratori di vitamina B alterino la percezione del dolore nei diabetici con neuropatia periferica. Accanto al controllo glicemico, la vitamina B12 è comunque l'integratore più comunemente usato nella gestione della neuropatia diabetica e un recente studio prospettico, in doppio cieco, controllato ha valutato per la prima volta l’effetto isolato della metilcobalamina con dosaggio, durata, forma molecolare e modalità di somministrazione ben definiti.

In particolare, tutti i pazienti trattati, in terapia con metformina da almeno 4 anni, diagnosi di neuropatia periferica e autonomica e livelli iniziali di B12 inferiori a 400 pmol/L, hanno ricevuto integrazione con metilcobalamina 1.000 µg/die orale per 12 mesi. Anche in questo lavoro la metilcobalamina ha indotto miglioramenti dei parametri di conduzione nervosa, dato compatibile con l’azione sulla rigenerazione e sintesi mielinica, evidenziando un’azione sulla riduzione del dolore.

Una revisione ha analizzato cinque studi, per un totale di 348 partecipanti, che però variavano in termini di composto di vitamina B, dose e durata del trattamento impiegati. I risultati concludono che non è ancora chiaro se gli integratori di vitamina B alterino l'intensità del dolore o il danno neuropatico, sia a breve che a lungo termine nelle persone con neuropatia periferica diabetica; solo due studi hanno riportato l'assenza di eventi avversi.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Folic acid and vitamin B12 supplementation in subjects with type 2 diabetes mellitus: a multi-arm randomized controlled clinical trial. Complementary Therapies in Medicine, 22 July 2020, volume 53.
  • Implication of homocysteine in diabetes and impact of folate and vitamin B12 in diabetic population. Diabetes & metabolic syndrome: clinical research & reviews, 13 December 2016, volume 11, supplement 1.
  • Vitamin supplements in type 2 diabetes mellitus management: a review diabetes & metabolic syndrome: clinical research & reviews, 12 April 2017, volume 11, supplement 2.
  • Vitamin B12 supplementation in diabetic neuropathy: a 1-year, randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Nutrients. 2021 Jan 27;13(2):395.
  • Vitamin B for treating diabetic peripheral neuropathy – a systematic review. Diabetes & metabolic syndrome: clinical research & reviews, 18 July 2021, volume 15, Issue 5.

 

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…