Mima-digiuno e vitamina C cocktail anti-tumori: prime evidenze

19 Maggio 2020

Un nuovo studio combina per la prima volta due trattamenti non tossici come la dieta Mima-digiuno e alte dosi di vitamina C alle attuali chemioterapie.

La ricerca pubblicata su Nature Communications  e guidata da Valter Longo, è stata condotta in collaborazione tra Ifom di Milano, Istituto di longevità dell’Università della Southern California, Istituto nazionale dei tumori di Milano, Ospedale San Martino di Genova, Istituto europeo di oncologia e Università Statale di Milano.

I ricercatori hanno descritto una nuova combinazione di trattamenti a bassa tossicità insieme alla chemioterapia per il trattamento dei tumori caratterizzati da mutazioni a carico dell’oncogene Kras, normalmente altamente resistenti alle terapie convenzionali.

Precedenti studi sui topi condotti dallo stesso Longo hanno già dimostrato come la dieta Mima-digiuno sia in grado di aumentare lo stress ossidativo solamente nelle cellule tumorali proteggendo invece quelle normali. D’altra parte, l’utilizzo della vitamina C è stato rivalutato come agente antitumorale in modelli pre-clinici. Alte dosi di vitamina C (4 g/kg, 2 volte al giorno) somministrate per via intravenosa portano alla produzione di grandi quantità di agenti ossidanti e radicali liberi in grado di danneggiare il Dna delle cellule tumorali e portandole alla morte.

Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno testato l’ipotesi che la dieta Mima-digiuno potesse aumentare il danno ossidativo generato da alte dosi di vitamina C e ne hanno investigato il meccanismo molecolare alla base, attraverso la sperimentazione in linee cellulari e modelli di topi con tumore al colon-retto.

I risultati hanno evidenziato che le cellule tumorali mutate nell'oncogene Kras cercano di proteggersi dallo stress ossidativo indotto dalla vitamina C attraverso l’aumento dell'espressione di un enzima in grado di limitare i livelli di ferro libero: l’eme ossigenasi-1 (HO-1). Lo studio citato, dunque, riporta come la dieta Mima-digiuno impedisca l'attivazione di questo meccanismo di difesa nelle cellule tumorali, rendendole quindi più vulnerabili e molto più sensibili al trattamento.

“Siamo stati felici di scoprire che la combinazione di cicli di Mima-digiuno e vitamina C si sia dimostrata efficace nel ritardare la progressione del tumore in diversi modelli murini di cancro del colon-retto e che in alcuni topi ha causato la regressione della malattia” affermano Valter Longo e Maira Di Tano, prima autrice del lavoro.

I dati ottenuti sia in modelli cellulari che in studi pre-clinici rappresentano una valida base che gli studi clinici sui pazienti oncologici, attualmente in corso, potranno eventualmente confermare, testando anche nelle persone l’effetto della dieta Mima-digiuno nel rallentare la crescita tumorale attraverso la cosiddetta resistenza differenziale allo stress: le cellule tumorali sono più sensibili al trattamento chemioterapico, mentre le cellule sane sono protette dagli effetti collaterali che esso comporta.

In collaborazione con redazione Fondazione Valter Longo Onlus

 

 

 

 

 

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…