Cautela con gli antiossidanti durante chemioterapia

30 Gennaio 2020

Pazienti con carcinoma mammario che assumono integratori alimentari ad azione antiossidante (ferro, vitamina B12 e acidi grassi omega-3) prima o durante la chemioterapia possono avere un maggior rischio di recidiva e morte per malattia: è quanto sostiene una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Oncology

“Sebbene si tratti di uno studio osservazionale e il numero di utilizzatori di integratori fosse piuttosto ridotto, i risultati sono convincenti” affermano gli autori. “I pazienti che assumevano qualsiasi antiossidante prima e durante la chemioterapia avevano un aumentato rischio di recidiva del carcinoma mammario e, in misura minore, un aumento del rischio di morte. L'uso di vitamina B12, ferro e acidi grassi omega-3 era anche associato a esiti peggiori”.

L’analisi è stata condotta nell’ambito di uno studio per determinare dose e schema migliori per l'utilizzo di tre chemioterapici (doxorubicina, ciclofosfamide e paclitaxel) come terapia adiuvante per carcinoma mammario ad alto rischio in fase iniziale. Lo studio ha arruolato 2.716 pazienti che sono stati seguiti per una mediana di sei anni per identificare effetti collaterali delle combinazioni chemioterapiche testate e misurare l’intervallo alla comparsa di eventuale recidiva.

Se gli integratori vitaminici e minerali, in particolare quelli ad azione antiossidante, aiutino o danneggino i malati di cancro è una questione al centro di dibattito: alcune prove, infatti suggeriscono che gli antiossidanti possono interferire con gli effetti della chemioterapia. Questo avverrebbe perché i trattamenti antitumorali inducono l’organismo a sviluppare stress ossidativo, reazione che uccide le cellule tumorali. Ma gli antiossidanti combattono lo stress ossidativo, il che significa che possono attenuare gli effetti della chemioterapia. Altri studi invece giungono a conclusioni diametralmente opposte, fornendo prove a sostegno dei benefici di un’assunzione di integratore alimentari per i malati di cancro.

Per comprendere meglio il ruolo degli integratori nella risposta dell’organismo alla chemioterapia, è stato chiesto ai pazienti di rispondere a questionari dettagliati sull’uso di integratori alimentari, al momento dell’assegnazione a un gruppo di trattamento e sei mesi dopo il completamento della chemioterapia. Sono stati 1.134 coloro che hanno completato entrambi i sondaggi e, di questi, il 18% aveva usato almeno un antiossidante al giorno, mentre il 44% aveva assunto multivitaminici. Questi i risultati:

  • i pazienti che hanno riferito di assumere qualsiasi antiossidante (vitamina A, C, E e carotenoidi e coenzima Q10) prima e durante il trattamento chemioterapico avevano il 41% in più di probabilità di una recidiva;
  • i pazienti avevano un simile, ma più debole, aumento del rischio di mortalità durante l'assunzione di antiossidanti;
  • i pazienti che assumevano integratori a base di vitamina B12, ferro e acidi grassi omega-3 presentavano un rischio significativamente maggiore di recidiva e morte per carcinoma mammario;
  • i pazienti che assumevano multivitaminici non hanno mostrato segni di esiti peggiori o migliori dopo la chemioterapia.

Si tratta, puntualizzano gli autori, di risultati non definitivi per influenzare le modalità di cura dei malati di cancro, che necessiterebbe di uno studio più ampio e randomizzato di confronto tra gruppi che fanno/non fanno uso di integratori. Tuttavia, i dati suggeriscono cautela nei confronti dell’uso di integratori, dando la preferenza all’assunzione di vitamine e minerali, insieme a una dieta sana ed equilibrata, laddove i cambiamenti nel gusto o la perdita di appetito correlati agli effetti del trattamento del tumore lo consentano.

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