Leucina ed esercizio fisico contro la sarcopenia nei dializzati

15 Maggio 2023

Leucina ed esercizio fisico per contrastare la sarcopenia nei nefropatici in corso di dialisi. È la ricetta che emerge da un lavoro pubblicato su Frontiers che ha voluto indagare questa tipologia di approccio in dializzati non sarcopenici, con l’obiettivo di identificare un intervento di profilassi rispetto a una comorbidità che arriva a interessare circa il 40 per cento di questa fascia di popolazione.

Lo studio ha interessato 22 pazienti sottoposti a dialisi di mantenimento, con tre sedute di 4 ore ciascuna a settimana e di età compresa tra 27 e 72 anni.

Nessuno presentava sarcopenia. Per 12 settimane hanno ricevuto 6g/die di leucina (3 g in capsule e 3 da bevande con micro e macronutrienti, compresi 8 g di proteine, 10 µg di vitamina D e 290 mg di calcio), seguite da 12 settimane senza supplementazione. Contestualmente, seguivano anche un programma di attività fisica, consistente in un’ora di esercizi quotidiani tra stretching, potenziamento leggero per braccia e gambe e camminata. Indicatori misurati al basale e poi a 12 e 24 settimane: massa muscolare, forza di presa della mano, performance fisica, parametri ematochimici e stato nutrizionale.

A fine studio, 21 pazienti su 22 (95,4%) hanno mostrato un miglioramento di almeno uno o più parametri tra massa muscolare, forza di presa e prestazioni fisiche. Dopo 12 settimane di intervento, lo Skeletal Muscle Index, parametro utile alla diagnosi di sarcopenia, è aumentato in 14 pazienti (63,6%) e la forza di presa è migliorata in 7 (31,8%). Le donne con più di 60 anni e maggiormente aderenti al programma di attività fisica hanno ottenuto benefici superiori agli uomini su parametri quali forza di presa e resistenza allo sforzo.

“Nel nostro studio, l'integrazione di aminoacidi arricchiti con leucina e un programma di esercizio fisico hanno indotto un miglioramento significativo della massa muscolare, della forza e della funzione fisica in una popolazione di pazienti in emodialisi non sarcopenica”, concludono gli Autori. “Chi ha beneficiato maggiormente dell'intervento erano donne anziane, con una forza di presa e valori di ematocrito/emoglobina al basale inferiori e che hanno mostrato una buona compliance all'esercizio fisico. Sulla base di questi risultati, dunque, pensiamo che l'intervento possa aiutare a prevenire la sarcopenia in pazienti selezionati in corso di emodialisi di mantenimento”.

Nicola Miglino

 

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