Omega-3, benefici su sangue e sistema immunitario: nuovi dati

09 Febbraio 2022

Nuove evidenze sul ruolo cruciale per la salute degli Omega-3 giungono da due studi da poco pubblicati su Prostaglandins, Leukotrienes and Essential Fatty Acids. Nello specifico, si tratta di ricerche che hanno posto in correlazione i livelli di Omega-3 nel sangue, rappresentati da un marker, l’Omega-3 index, con la salute dei globuli rossi e del sistema immunitario.

L’Omega-3 index (O3I) indica la quantità di Epa e Dha sul totale degli acidi grassi presenti nelle membrane dei globuli rossi. Nel primo studio gli scienziati hanno voluto verificare che tipo di rapporto vi fosse tra tale indice e l’Rdw (Red cell distribution Width, in italiano “ampiezza di distribuzione eritrocitaria”), un indice che fa parte dell’emocromo ed è in grado di stimare la variabilità di volume dei globuli rossi, correlata a diverse situazioni patologiche, dall’anemia, a malattie cardiovascolari, cancro sepsi e, di recente, al Covid-19: quanto più è alta, tanto maggiori sono i pericoli.

Da un database clinico di oltre 45 mila soggetti, hanno selezionato i dati di 25.485 persone sane, senza segnali di infiammazione o anemia in corso. Incrociando i dati di O3I e Rdw, hanno potuto costatare una relazione inversa, ovvero a un più alto contenuto di Omega-3 corrispondevano valori più bassi, e quindi migliori, di Rdw. Conclusione degli Autori: in adulti sani di entrambi i sessi, un O3I > 5,6% aiuta a mantenere la normale integrità strutturale e funzionale dei globuli rossi.

Il secondo studio ha invece indagato o la relazione tra O3I e funzionalità del sistema immunitario.

Come noto, l’immunità si divide in innata e adattativa. La prima è costituita da cellule come i neutrofili che fagocitano materiale di scarto o danneggiato, piuttosto che agenti esterni pericolosi. Il sistema adattativo, invece, è costituito da cellule della memoria, i linfociti, con la capacità, appresa nel tempo, di attaccare agenti patogeni.

Il rapporto neutrofili:linfociti (Nlr) misura l'equilibrio tra il sistema immunitario innato e quello adattativo. È considerato un biomarcatore dell'infiammazione sistemica e, come l'Rdw, predittivo di rischio maggiore di morte per numerose malattie croniche: un Nlr normale è di circa 1-3, tra 6 e 9 si parla di rischio lieve mentre oltre i 9 siamo già in condizione di patologica critica.

Esattamente come nel primo studio, sono stati incrociati i valori di O3I e Nlr di 28.871 individui sani rilevando, anche qui, una relazione inversa: a un più alto O3I si associavano numeri inferiori di Nlr. La soglia minima di O3I per un indice Nlr corrispondente a un sistema immunitario efficiente e bilanciato è risultata del 6,6%,

“Le nostre osservazioni suggeriscono come i livelli ematici di Epa+Dha giochino un ruolo nel mantenimento dell’integrità strutturale dei globuli rossi e di un sistema immunitario quiescente ed equilibrato nelle persone sane. Si tratta di dati originali, dal momento che gli studi sull’immunonutrizione tendono a concentrarsi sui marcatori dell’infiammazione mentre noi abbiamo potuto verificare l’effetto di questi nutrienti nel mantenimento di un buon stato di salute in persone sane”.

Nicola Miglino

 

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