Uno studio da poco pubblicato su Jama Cardiology ha messo in evidenza come nel mercato statunitense siano presenti molti integratori a base di olio di pesce con informazioni in etichetta che non sarebbero corrette. In particolare, si sottolinea, nella maggior parte dei casi si riportano affermazioni relative a benefici su più distretti dell’organismo, nonostante la mancanza di dati sperimentali a supporto. Inoltre, si segnala una significativa eterogeneità nella dose giornaliera di Epa+Dha suggerita, con conseguente potenziale variabilità nella sicurezza e nell’efficacia tra i diversi prodotti.
Omega-3 salva-udito. L’ipotesi nasce dai risultati di uno studio presentato a Boston nel corso del recente congresso dell’American society of nutrition.
Una supplementazione di colina in gravidanza potrebbe rivelarsi un’utile strategia per aumentare le quantità ematiche di Dha (Acido docosaesaenoico), acido grasso Omega-3 essenziale per lo sviluppo cerebrale, cognitivo e visivo del nascituro. Questi i risultati di uno studio pubblicato di recente sull’American journal of clinical nutrition, che fa luce su alcuni meccanismi legati alla biodisponibilità di Dha.
I risultati degli studi randomizzati e controllati disponibili in letteratura fino a oggi tesi a valutare l’effetto dell’integrazione con acidi grassi polinsaturi n-3 (Pufa) sulla massa muscolare sono incoerenti, ma con razionali di grande interesse.