Integratori dimagranti, review ne valuta la sicurezza

18 Maggio 2022

Una recente review pubblicata su Nutrients ha preso in esame le evidenze disponibili in letteratura sulla sicurezza di alcune sostanze naturali impiegate come integratori alimentari per la perdita di peso.

Nello specifico, sei gli ingredienti valutati: caffeina, estratto di tè verde (Gte), estratto di chicco di caffè verde (Gcbe), colina, glucomannano, capsaicinoidi e capsinoidi.

Le prove sull’efficacia degli integratori a base di caffeina nella gestione del peso sono contrastanti ma, nel complesso, quando formulata e commercializzata in modo appropriato, non presenta problemi di sicurezza per dosaggi ≤ 400 mg/die, range nel quale rientra la maggior parte degli prodotti disponibili.

Per quanto riguarda l’estratto di tè verde, le evidenze attuali ne suggeriscono un’utilità su gestione del peso, regolazione del glucosio e riduzione di colesterolo totale e c-Ldl nelle persone in sovrappeso/obese. Gli effetti indesiderati riportati negli studi clinici sono in gran parte correlati all'apparato gastrointestinale. Da qui, un’indicazione alla soglia di 300 mg/die di Epigallocatechina gallato (il polifenolo più presente), rispettata dalla maggior parte dei prodotti commercializzati per la gestione del peso.

Per il Gcbe, considerata la bassa incidenza di effetti collaterali indesiderati riportati negli studi clinici e sperimentali “è improbabile che il consumo attraverso integratori per la gestione del peso sia dannoso”, sottolineano gli Autori. L'evidenza clinica limitata ne supporta un potenziale effetto benefico per la perdita di peso a breve termine e la gestione di glicemia e pressione arteriosa.

Dal canto suo, la colina è un micronutriente essenziale con attività lipotropica che aiuta a catalizzare il metabolismo dei grassi e prevenirne la dispersione nel fegato. L'evidenza clinica di un’efficacia della supplementazione sulla gestione del peso è limitata. Sulla sicurezza, mancano dati giacché, visto che la maggior parte delle persone ne consuma meno di quanto raccomandato, l'obiettivo principale degli studi era proprio di valutarne l'assunzione inadeguata, non quella eccessiva.

Per il glucomannano, l'effetto sulla perdita di peso è modesto e sono necessarie ulteriori indagini per confermare la consistenza di questo effetto. L'evidenza supporta effetti benefici su glicemia, profilo lipidico e funzione gastrointestinale. Come per altre fibre, il consumo di glucomannano può provocare effetti collaterali gastrointestinali transitori. Il consiglio per i consumatori è di assumere quantità di liquidi adeguati con prodotti a base di glucomannano e di tenere in considerazione i rischi di assunzione correlati a eventuali problemi disfagici

Infine, per quanto riguarda i capsaicinoidi, pochi i problemi di sicurezza segnalati negli studi clinici con integratori contenenti capsaicina a dosi inferiori a 33 mg/die per 4 settimane o inferiori per periodi più lunghi.

Queste le conclusioni finali del lavoro: “La maggior parte degli integratori alimentari commercializzati per la gestione del peso che includono i sei ingredienti da noi analizzati, hanno livelli entro quantità ritenute sicure. Gli eventi avversi gravi sono rari e spesso correlati a consumi intenzionalmente elevati. La maggior parte degli ingredienti sembra migliorare alcuni aspetti della salute metabolica nelle persone con sovrappeso e obesità, come glicemia, lipidemia e pressione arteriosa, senza dimenticare che restrizione calorica, miglioramento della dieta e attività fisica devono rimanere i cardini di un trattamento efficace di sovrappeso e obesità”.

Nicola Miglino

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