In ordine di tempo, dunque, l’operazione Wellmicro è l’ultima di White Bridge nel settore integratori, dopo che già all’inizio del 2020 rilevò Biofarma e Nutrilinea, unendole in Biofarma Group.
A vendere le quote di Wellmicro sono il fondatore e Ceo Andrea Castagnetti (25%), Pania Investments srl (20%) e TD Investments srl (45%). Il resto delle quote fa capo per il 5% ad Almacube (l’incubatore e hub innovativo dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro) e per 5% al cofondatore Marco Candela (professore associato del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna) e a Elena Biagi (ricercatrice del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna).
WellMicro nasce nel 2015 da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Farmacia e Biotecnologie (FaBiT) dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. L’esperienza dei soci fondatori è il frutto di anni di attività accademica nel campo dell’ecologia microbica intestinale umana e animale. La riduzione dei costi di sequenziamento da una parte e soprattutto l’emergere delle prime evidenze scientifiche sull’impatto che il microbiota ha per la salute dell’ospite dall’altra, creano lo scenario ideale per un progetto imprenditoriale. “È così - si legge sul sito aziendale - che nasce WellMicro, una startup innovativa in cui traslare il preziosissimo know how accademico per la creazione di un servizio innovativo che aggiunga validi elementi per la valutazione dello stato di salute dell’individuo”.