Inquinamento indoor: i bambini obesi asmatici protetti dalla vitamina D

02 Aprile 2019

La Vitamina D può giocare un ruolo protettivo contro l’asma nei bambini obesi che vivono in ambienti urbani ad alto livello di inquinamento domestico.

Questi i risultati di uno studio della John Hopkins University school of medicine, finanziato dal National institute of enviromental health sciences (Niehs), appartenente agli Nih (National institutes for health) e pubblicato su The journal of allergy and clinical immunology: In Practice“L’asma è una malattia immuno-mediata e da studi precedenti è risultato che la molecola della Vitamina D agisce su processi antiossidanti e immunologici”, sottolinea Sonali Bose, docente di Pneumologia alla Icahn School of medicine Mount Sinai, parte della John Hopkins.

Lo studio ha voluto verificare se la vitamina D fosse in grado di modificare gli effetti del Pm 2,5 (una polvere sottile tipicamente presente negli ambienti urbani) sui sintomi dell’asma. Sono stati coinvolti 120 bambini asmatici tra i 5 e i 12 anni nell’area di Baltimora, un terzo dei quali obeso. Al tempo zero e poi ogni 3 mesi per 9 mesi sono state fatte rilevazioni su livelli di Pm 2,5 nell’ambiente, 25-idrossi-vitamina B (25-OH D) nel sangue e sintomi dell’asma.

I risultati hanno evidenziato effetti significativamente peggiori del Pm2,5 sui sintomi di asma solo tra i bambini obesi con bassi livelli di 25-OH D. Nelle case con aumento di Pm 2,5, inoltre, maggiori livelli di 25-OH D sono stati associati a una diminuzione della sintomatologia asmatica tra i bambini obesi.

"Quello che ci ha sorpreso di più è stato vedere effetti più pronunciati dell’inquinamento nei bambini obesi", ha detto Bose. "Questo significa che anche l’obesità va tenuta in conto per l’aggravamento dei sintomi asmatici nei più giovani, oltre all’inquinamento indoor e ai livelli di vitamina D. Dovremo trovare dunque modo per aumentare i livelli di vitamina D nel sangue in questi bambini, aiutandoli a essere più resistenti agli insulti ambientali. Una via può essere incrementare l'esposizione al sole, ma ciò non è sempre possibile in ambienti urbani o in persone con pigmentazione della pelle più scura. Altra strada è attraverso l’integrazione o una dieta con alimenti ad alto contenuto di vitamina D, come per esempio pesce grasso, funghi o cibi arricchiti con vitamina D".

Anna Fasoli

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