Caffeina in gravidanza, possibile rischio per sviluppo e crescita fetali

31 Marzo 2021

Il consumo di caffeina in gravidanza potrebbe avere ricadute negative sui parametri di crescita del neonato. A queste conclusioni è giunto un gruppo di ricerca dei National institutes of health (Nih) che ha voluto fare chiarezza su un tema molto discusso nella comunità scientifica in virtù di risultati contrastanti degli studi finora condotti.

La loro analisi, i cui risultati sono stati pubblicati su Jama internal medicine, ha preso in esame 2.055 donne di età media di 25 anni, appartenenti a etnie diverse, in buona salute e non fumatrici arruolate tra l’8.va e la 13.ma settimana di gestazione. Il consumo di caffeina è stato valutato sia tramite questionario sia attraverso prelievo di sangue al momento dell’arruolamento, per avere un riscontro oggettivo e non solo basato sulle dichiarazioni delle partecipanti.

Rispetto ai bambini nati da donne con livelli ematici di caffeina assenti o minimi (≤ 28 ng/mL), quelli nati da madri con che avevano i livelli più alti al momento dell'arruolamento (> 659 ng/mL) avevano peso, altezza e circonferenza della testa inferiori rispettivamente di 84 grammi, 0,44 e 0,28 centimetri.

Prendendo invece in esame le dichiarazioni soggettive raccolte attraverso i questionari, è emerso che i figli di quante dichiaravano un consumo di circa 50 mg/die di caffeina pesavano 66 grammi meno dei bambini nati da non consumatrici. Anche la circonferenza coscia è risultata inferiore di 0,32 cm.

L’ipotesi dei ricercatori è che la caffeina possa causare costrizione dei vasi sanguigni nell'utero e nella placenta, il che potrebbe ridurre l'afflusso di sangue al feto e inibire la crescita. Allo stesso tempo, la caffeina potrebbe influire sui meccanismi neuroendocrini di sviluppo, mettendo i bambini a rischio di un rapido aumento di peso dopo la nascita, nonché di obesità, malattie cardiache e diabete in età avanzata.

“I risultati del nostro studio suggeriscono che il consumo di caffeina durante la gravidanza, anche a livelli molto inferiori ai 200 mg/die raccomandati, può associarsi a ritardata crescita fetale”, commenta Katherine Grantz, ricercatrice all' Eunice Kennedy Shriver national institute of child health and human development presso gli Hih. "Fino a quando non ne sapremo di più, suggeriamo prudenza nel consumo di caffeina durante la gravidanza e di consultarsi sempre con il proprio medico".

Nicola Miglino

 

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