Star bene significa curare il rapporto psico-fisico con un’alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica. Su queste semplici indicazioni, però, vi è ancora molta discordanza di idee: i messaggi che giungono attraverso i media sono spesso contraddittori e privi di evidenza scientifica, più mirati allo scoop che alla realtà dimostrata. Ecco allora che Ottavio Bosello, già direttore del dipartimento di Scienze biomediche e chirurgiche dell’Università di Verona, e Giorgio Pasetto, esperto in Scienze Motorie e riabilitative hanno deciso di scrivere a quattro mani “Costruisci la tua salute. Rinforza il sistema immunitario con l'attività fisica e l'alimentazione” (Livingston Libri, Kindle Edition, 99 pp., 4,59 Euro), un e-book che propone alcune osservazioni e riflessioni sulla relazione tra salute e stile di vita.

Appena pubblicati su Nutrients, fanno già riflettere i dati che forniscono la prima descrizione di come la pandemia Covid-19 abbia modificato le tendenze dietetiche degli adolescenti di Spagna, Italia, Brasile, Colombia e Cile.

La risposta al cibo è strettamente individuale e personalizzata. Conta la genetica, ma meno di quanto si pensi, mentre altri fattori entrano in gioco e fanno la differenza, a partire dalla composizione dei cibi, per arrivare al microbiota e a stili di vita che comprendono, per esempio, attività fisica e qualità del sonno. Inutile, dunque, impostare diete standard: su tutti vince la cosiddetta nutrizione personalizzata o di precisione in quanto, a parità di alimento assunto, la risposta metabolica tra un individuo e l’altro può variare anche fino a dieci volte.

Si è fatto un gran discutere, in questi ultimi mesi, dello stato infiammatorio che altera il sistema immunitario nei pazienti colpiti da Covid-19, aggravandone il quadro clinico e la prognosi. Molti i suggerimenti, spesso fuorvianti, sulle strategie di difesa. Di certo, non si può prescindere dalla considerazione che il 70-80% delle cellule immunitarie del nostro organismo si trovi nell’intestino, in stretta correlazione con il microbiota e che, dunque, la varietà di alimenti e nutrienti introdotti con la dieta giochino un ruolo chiave nel regolare questo complesso sistema. Ne abbiamo parlato con Mauro Serafini, docente di Alimentazione e Nutrizione umana all’Università di Teramo

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