Tre grammi. Questa la quantità ottimale di Omega-3 da consumare giornalmente per ottenere benefici sulla pressione sanguigna, secondo una ricerca appena pubblicata sul Journal of american heart association, rivista open access dell'American heart association.

Il ricorso a integratori alimentari dopo una diagnosi di tumore al seno è un’esperienza molto comune, ma le evidenze attuali a supporto sono ancora scarse. In letteratura ci si riferisce soprattutto a quelli a spiccata azione antiossidante, alla luce del meccanismo di azione dei chemioterapici che agiscono attraverso la generazione di radicali liberi.

Negli Stati Uniti, un genitore su due dichiara grandi difficoltà nel far seguire una dieta corretta e bilanciata ai propri figli, tanto che è frequente il ricorso a una supplementazione compensativa.

Anche i vegetariani hanno la loro ottima fonte di Omega-3 a protezione della salute cardiovascolare. La conferma da una review pubblicata su Advances in nutrition che ha raccolto i dati presenti in letteratura sui benefici per cuore e vasi dell’Acido alfa-linolenico (Ala), acido grasso essenziale di origine prevalentemente vegetale, contenuto in alimenti quali, per esempio, noci, semi e olio di lino e di chia, olio di soia.

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