La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una endocrinopatia che interessa il 4-12% delle donne in età riproduttiva. Tra le caratteristiche della PCOS vi è la insulino-resistenza, che contribuisce all’accumulo di grasso in sede viscerale, con rischio di sviluppare obesità, ridotta tolleranza glucidica, ipertensione arteriosa, sindrome metabolica, diabete mellito tipo 2, disfunzione endoteliale, dislipidemia, aterosclerosi, iperplasia e carcinoma dell’endometrio.
Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza dello stretto rapporto tra alimentazione e salute, diventando un criterio che influenza le scelte di acquisto dei consumatori. La strategia volta a prevenire le malattie croniche, le cui basi patologiche si creano sin dall’età pediatrica, e che ricerca soluzioni per allontanare il più possibile il momento dell’insorgenza della malattia è definita la “medicina per i sani” e si concretizza nella scelta di alimenti funzionali e di preparati nutraceutici da essi derivati.
A parte la necessità di un regime ipocalorico, sono di seguito elencate le più efficaci strategie per ottenere il calo ponderale nei pazienti con obesità.
Approvate di recente dall’Istituto superiore di sanità le linee-guida sulla terapia dell’obesità resistente al trattamento comportamentale nei pazienti con obesità complicata da comorbilità metaboliche quali pre-diabete, diabete, malattia metabolica del fegato, dislipidemia e ipertensione.