L'inulina è un polisaccaride solubile in acqua, appartenente a un gruppo di carboidrati non digeribili chiamati fruttani. Grazie alla sua presenza in oltre 3.000 verdure, ha fatto parte della nostra dieta giornaliera per secoli. All'inizio del 1800, uno scienziato tedesco di nome Valentine Rose scoprì l'inulina dalle radici di Elecampane, e da allora sappiamo che ne sono ricchi alimenti come le radici di cicoria, topinambur, yacon, asparagi, porri, cipolla, banana, grano e aglio.

Tra i fattori che direttamente o indirettamente influenzano il microbiota, la dieta è sicuramente uno dei più importanti, ma anche più il complesso. In occasione di Mibioc – The way of the microbiota in cancer, primo convegno internazionale su attualità e prospettive del microbiota in ambito oncologico, tenutosi di recente presso l’Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano, abbiamo chiesto a Cecilia Gavazzi, responsabile della Ss di Nutrizione clinica della struttura lombarda, di chiarirci alcuni aspetti legati alla correlazione tra alimentazione e microbiota.

Gli oligosaccaridi del latte umano, o Hmo, sono un gruppo strutturalmente diversificato di carboidrati, composti da glucosio, galattosio, N-acetilglucosamina, fucosio e acido sialico, con benefici per la salute noti e sono altamente abbondanti e specifici nel latte materno.

Si terrà dall’8 al 10 settembre prossimi a Roma, presso l’Università Urbaniana, di via Urbano VIII, 16, la decima edizione di “Probiotics, prebiotics and new Foods – Nutraceuticals and botanicals for nutrition & human and Microbiota health”.

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