Un consumo abbondante di tè verde e caffè riduce il rischio di mortalità in chi soffre di diabete di tipo 2. Questi i risultati di uno studio osservazionale, prospettico, condotto su una popolazione giapponese e pubblicato su Bmj open diabetes research & care.

Ben 2,3 milioni di euro per la ricerca sulla prevenzione delle patologie cardiometaboliche mediante l’alimentazione. Questo il finanziamento che, attraverso gli Starting grants dell’European research council (organismo dell'Unione europea che finanzia attività di ricerca di frontiera negli Stati membri),  è stato assegnato al progetto Predict-care (Developing tools for the prediction, at individual level, of the cardiometabolic response to the consumption of dietary (poly)phenols), di cui è responsabile scientifico Pedro Mena, del dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell’Università di Parma.

Pubblicata su Nutrients una review che ha analizzato nel dettaglio l’effetto di acidi grassi omega-3, vitamine A, B12, C, D, selenio, curcuma e flavonoidi nel trattamento delle patologie oculari, con particolare attenzione alla cosiddetta sindrome dell’occhio secco. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Giannaccare, docente di Oftalmologia all’ Università Magna Graecia di Catanzaro e coordinatore dello studio.

Una revisione approfondita di quanto la ricerca scientifica sa sui benefici dell’uva per la salute. Questo è Grapes and health (J.M. Pezzuto, Springer, 2016, 235 pp.), libro che inizia un capitolo dedicato ai componenti biochimici del frutto, per arrivare poi a trattarne i benefici cardiovascolari generali nonché gli effetti specifici collegati ad aterosclerosi e ipertensione.

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