In collaborazione con Yakult Italia

Le difficili condizioni ambientali all’interno di stomaco e intestino tenue da sempre rappresentano la principale sfida per i probiotici nel tentativo di attraversare il tratto gastrointestinale e colonizzare l’intestino. Nonostante molte promesse, spesso ci si ritrova, come dimostrato da diversi studi su campioni fecali, con prodotti che falliscono il tentativo.

Prendere di mira l'asse intestino-cervello anche con interventi nutrizionali può rappresentare, per il prossimo futuro, un nuovo approccio che va ad aggiungersi alle attuali terapie disponibili nella cura alla malattia di Parkinson. A sostenerlo, nel corso del recente International Yakult Symposium tenutosi a Milano, Aletta D. Kraneveld, dell’Utrecht institute for pharmaceutical sciences.

“Microbiota and Probiotics: Chances and Challenges!” è il titolo che Il Gruppo Yakult Europe ha scelto per la decima edizione dell’International Yakult Symposium, appuntamento itinerante tra diverse città europee che ha visto, quest’anno, protagonista Milano, con la due giorni di lavori svoltasi presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il microbiota intestinale potrebbe influire nella risposta emotiva a stimoli associati alla paura. Le indicazioni sembrano emergere da uno studio italiano pubblicato di recente su Nutrients, unico nel suo genere, condotto su donne con obesità. Ne abbiamo parlato con Federica Scarpina, ricercatrice presso il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino e l’Uo di Neurologia e Neuroriabilitazione, Ospedale San Giuseppe (Irccs Istituto auxologico italiano), prima firma del lavoro.

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